Il cielo “galileiano” visto da Tradate
Appuntamento Lunedì 25 Gennaio al cinema teatro Grassi per una serata organizzata dal Gruppo Astronomico
Riprende Lunedì 25 Gennaio 2010 l’attività pubblica del GAT, Gruppo Astronomico Tradatese. In programma una serata davvero particolare in cui il dott. Cesare Guaita, presidente del GAT parlerà sul tema: Tutte le notti ‘galileiane’ del 2009.
«Sarà, per il GAT, una chiusura affascinante, spettacolare e piena di sorprese dell’anno galileiano (il 2009) appena trascorso – spiega proprio Guaita -. Domenica 10 Gennaio 2010, a Padova, nella grande aula dove insegnò per 18 anni Galileo, si è chiuso IYA 2009, il Primo Anno Internazionale dell’Astronomia 300, proposto dall’Italia ed accettato dall’Unesco in memoria del 400 anniversario del telescopio di Galileo. A Padova c’erano 300 scienziati provenienti da tutto il mondo (ma come sempre succede in Itala, i politici che contano erano completamente assenti): essi hanno fatto il punto sui risultati di alcuni importanti progetti ‘galileiani’ internazionali, cui hanno partecipato ben 148 nazioni. La data del 10 Gennaio 2010 per la chiusura di IYA 2009 NON è stata scelta a caso: esattamente 400 anni prima (tra il 9 e l’ 11 Gennaio 1610) Galileo da Padova fece ‘un’osservazione che cambiò il mondo: puntò per la prima volta il suo telescopio verso Giove, ne scoprì i quattro satelliti principali, intuendo che questa altro non era che un’immagine in piccolo del Sole e dei pianeti. Caterina Cesasky (attuale presidente dell’ I.A,U., l’ Unione Astronomica Internazionale) ha voluto sottolineare in particolare uno dei progetti di IYA2009, quello denominato Galileoscope: in pratica la messa in commercio e la diffusione in mezzo mondo ( a soli 30 dollari) di migliaia telescopi simili a quelli di Galileo, per stimolare le persone a fare durante il 2009 tutte le possibili osservazioni galileiane. Queste osservazioni potevano essere fatte con telescopi simili a quelli di Galileo oppure, addirittura con mezzi più modesti. Unica condizione era quella di impegnarsi ad osservare, osservare, osservare fenomeni astronomici magari banali, magari normali, ma mai scrutati con occhi critici e privi di preconcetti».
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