“Giovani bancari penalizzati dal nuovo contratto”
Riconfermata la segreteria della Fisac Cgil. Reverberi: «Le banche parlano di responsabilità sociale, fanno utili e poi ai neoassunti pagano il 20 per cento in meno in busta»

« Per statuto – spiega Reverberi – non possiamo fare più di due mandati e quindi la riconferma va in direzione della continuità. Più avanti prevediamo di allargare il gruppo a persone nuove perché il rinnovamento è importante».
Il segretario nella sua relazione finale ha affrontato il tema della crisi finanziaria causata dalle banche e della tutela del risparmio «ormai trasformata in tutela delle banche», fino allo scudo fiscale varato dal governo Berlusconi. Non poteva mancare il tema del nuovo modello contrattuale, sottoscritto da Cisl e Uil e non dalla Cgil. «In Intesa San Paolo – continua il segretario della Fisac – si sono fatte delle forzature rispetto al nostro contratto collettivo nazionale, dando la possibilità all’azienda di assumere giovani con stipendio ridotto del 20 per cento rispetto all’importo attuale previsto per gli apprendisti, meno ferie e più ore di lavoro. Stiamo parlando della prima banca italiana, stiamo parlando di una banca che continua a fare utili, stiamo parlando di dirigenti che appena possono si fiondano a parlare di responsabilità sociale d’impresa convinti di praticarla in questo modo, ma che a ridurre stipendi e bonus non ci pensano neanche lontanamente. Gli unici a non firmare quell’accordo siamo stati noi».
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