Futura Volley e Comune, il giorno delle accuse
La società biancorossa: «Arrivati in ritardo i documenti necessari per organizzare la finale di Coppa». Risponde l'assessore Azzimonti: «Ce li hanno richiesti solo ieri e non erano fondamentali»
Un botta e risposta al veleno tra amministrazione e Futura Volley: com’era prevedibile, il giorno dopo la mancata assegnazione alla Yamamay delle finali di Coppa Cev è quello delle polemiche e delle reciproche accuse (nella foto un’immagine del passato, con il sindaco Farioli tra la signora Rina Garda e Michele Forte).
In mattinata, la società bustocca ha diramato un comunicato secondo il quale la mancata presentazione della candidatura per ospitare le finali «è dovuta esclusivamente al tardivo ricevimento del richiesto e necessario gradimento istituzionale. Ogni altro aspetto, dalla copertura televisiva a quella economica, era stato infatti tempestivamente trattato dai dirigenti della Futura. Purtroppo solo ieri sera, 2 marzo, alle ore 19.22 giungeva la comunicazione del Comune di Busto Arsizio necessaria per completare il corposo fascicolo della domanda da inoltrare alla Federazione Europea».
Responsabilità dunque tutta sulle spalle del Comune che, forse in seguito al diverbio scatenatosi negli ultimi giorni sulla gestione del palazzetto, avrebbe tardato a fornire la sua autorizzazione. La risposta dell’amministrazione, nella persona di Ivo Azzimonti, non si è però fatto attendere: «Sono stupito – dice in un comunicato l’assessore allo Sport – da quanto dichiarato da Futura e Inticom, soprattutto in seguito alla riunione di ieri a mezzogiorno, presenti i vertici di Agesp Servizi, Massimo Aldera ed Enzo Barbaro in rappresentanza di Futura Volley e Inticom spa, nella quale l’Amministrazione, coadiuvata da Agesp, ha dato ampio assenso e appoggio sia a livello organizzativo che economico per la realizzazione di un evento ritenuto importante per la città». Secondo Azzimonti, è stata la società stessa a dichiarare che il Comune non avrebbe dovuto fornire alcuna documentazione e che la Futura Volley si sarebbe occupata di tutti gli adempimenti necessari alla presentazione della domanda, il cui termine sarebbe stato prorogato fino alla mattinata del 3 marzo. Il comunicato aggiunge poi che la comunicazione citata dalla società, richiesta in modo definito "dilettantistico" soltanto nel primo pomeriggio di ieri, sarebbe stata comunque «ininfluente ai fini dell’assegnazione delle finali». Identica la posizione espressa da Agesp Servizi, a cui non sarebbe mai pervenuta nessuna richiesta formale da parte della Futura.
Una versione della vicenda che smentisce dunque radicalmente quella fornita dalla società (anche se si attende ancora di conoscere il punto di vista del sindaco Farioli, contattato da VareseNews e dichiaratosi irraggiungibile perché in riunione) ma che, se possibile, peggiora il quadro: da questa ricostruzione emergerebbe infatti una gestione del tutto improvvisata e inadeguata, da entrambe le parti, di un’occasione imperdibile per la valorizzazione della città e del suo patrimonio sportivo.
Agli appassionati di pallavolo rimasti a bocca asciutta resta una sola, magra consolazione: il maxischermo annunciato dal Comune per seguire in diretta le finali di Baku. Un po’ poco per rimediare al pasticcio e per ripristinare quel «dialogo improntato alla condivisione dei valori dello sport» che il comunicato auspica ma che appare, oggi più che mai, lontanissimo.
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