Dirigente imputato a Gallarate, assunto a Somma
Luigi Bossi, ex capo dell'urbanistica gallaratese è sotto inchiesta per concussione. Una nomina innoportuna secondo le opposizioni. Il sindaco Colombo: "È competente e conosce il territorio"
L’architetto Luigi Bossi, ex dirigente dell’urbanistica gallaratese, lavorerà a Somma Lombardo. Il dirigente, attraverso l’istituto del comando, verrà “prestato” dall’amministrazione di Gallarate, dove è assunto, a quella di Somma Lombardo presieduta dal sindaco Guido Colombo che ne ha chiesto la disponibilità. Si tratta sostanzialmente di un "prestito" dettato dalla necessità del comune di Somma: Bossi rimane dipendente del comune di Gallarate, ma lavorerà e riceverà lo stipendio a Somma Lombardo.
Una prassi normale che, però, in questo caso appare molto delicata a causa dei "problemi" giudiziari del dipendente pubblico, già arrestato nel quadro dell’inchiesta Lolita nel maggio del 2008, rinviato a giudizio e tutt’ora sotto processo con l’accusa di concussione in concorso con la compagna di allora Federica Motta. Bossi a marzo del 2009 era stato reintegrato al lavoro dal comune di Gallarate nella posizione di dirigente dell’ufficio tempi e orari.
Un "curriculum" che alimenta le perplessità delle opposizioni sommesi che si chiedono «quale sia la necessità di tale nomina e soprattuto se l’amministrazione non abbia valutato bene l’opportunità di affidare l’incarico al dirigente in questione», come dice l’ex sindaco Claudio Brovelli della coalizione di centrosinistra.
Massimo D’Agostini dell’Italia dei Valori parla di «inopportunità di affidare incarichi a una persona inquisita che, anche se non condannata e quindi assolutamente innocente, dovrebbe richiede una riflessione più accurata visto che dovrà lavorare per la collettività di Somma».
Luigi Bollazzi, all’opposizione con la lista “Per difendere Somma”, parla esplicitamente di una «nomina imposta da una parte politica interna alla maggioranza, per sistemare un personaggio che in provincia non vuole nessuno. Segno che Somma Lombardo è evidentemente succube di Gallarate».
Bossi Andrà quindi a ricoprire le funzioni all’urbanistica che erano dell’architetto Francesco Bottarini, per un periodo che finora è stato concordato fino al 31 dicembre di quest’anno e che partirà dal 1 maggio, con possibilità poi di essere riproposto (alcune Amministrazioni Pubbliche usano far precedere la mobilità da un periodo di comando).
Dal canto suo il primo cittadino di Gallarate Nicola Mucci commenta: «C’è stata una richiesta da parte del Comune, a cui si è ritenuto di dare risposta postitiva – spiega -. L’incarico avrà inizio il 1 di maggio. retribuzioni e incarico saranno decisi da Somma Lombardo». Gli incarichi che aveva Bossi a Gallarate passeranno ad altri dirigenti del Comune.
A rispondere alle accuse delle opposizioni sulla scelta di rivolgersi a Luigi Bossi è direttamente il sindaco Guido Colombo che parla di una scelta dettata dalla necessità, «Bottarini non poteva più assumere quell’incarico. Rimaneva pertanto un posto scoperto che abbiamo deciso di riempire con personale di alta qualità e conoscenza del territorio. Abbiamo prima fatto una verifica dei dirigenti disponibili ed è risultato esserlo Luigi Bossi». Secondo il sindaco Colombo l’ex dirigente gallaratese ha tutte le carte in regola per svolgere con competenza il suo lavoro, «sono state tre fondamentali caratteristiche che ci hanno spinto a scegliere Bossi: la sua indiscussa professionalità; la sua conoscenza del territorio sommese, dato che Bossi è stato assessore a Somma diversi anni fa; e la conoscenza personale che vi è fra me e lui, avendo studiato insieme ci conosciamo molto bene».
E sul punto più delicato, la vicenda giudiziaria di Bossi, Colombo si rifà a una posizione di assoluto garantismo, «Bossi non è stato condannato ed è quindi a tutti gli effetti una persona innocente. Rispondo che si sbaglia chi dice che questo sia un favore ai partiti. Io ho ho fatto un patto solo coi cittadini, i quali hanno scelto la politica del fare».
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