Fatture false, truffa per 51 milioni di euro

Lo sviluppo di una mirata attività d’indagine, preceduta da un’accurata attività preparatoria, ha permesso alle Fiamme Gialle della Compagnia di Varese, di individuare un vasto traffico di fatture per operazioni inesistenti

Lo sviluppo di una mirata attività d’indagine, preceduta da un’accurata attività preparatoria, partita dall’acquisizione di indizi di violazioni tributarie, avvenuta nel corso dell’ordinaria attività d’istituto, ha permesso alle Fiamme Gialle della Compagnia di Varese, di individuare un vasto traffico di fatture per operazioni inesistenti, ammontanti ad oltre 51 milioni di euro, emesse, nell’arco di vari anni, da una società, con sede in un ufficio “fantasma” del capoluogo, sempre chiuso, formalmente attiva nel settore della commercializzazione all’ingrosso di prodotti di telefonia cellulare.
 
Si trattava, di fatto, di un’impresa fittizia, senza una reale struttura ed operatività aziendale, una cosiddetta “cartiera”, cioè un ente formalmente costituito , in possesso di partita I.V.A. ed iscritto alla Camera di Commercio, ma la cui funzione concreta era solo quella di emettere fatture per operazioni inesistenti, in combutta con soggetti terzi, destinatari dei documenti, che registrandoli nelle loro contabilità, diminuivano artificiosamente il reddito e l’I.V.A. da versare all’Erario, mascherando, altresì, per una parte, acquisti in “nero” di beni, ai quali davano una “copertura contabile”.
 
La società varesina, per perfezionare la frode, non ha mai presentato alcuna dichiarazione fiscale, né versato I.V.A. o altri tributi. In casi della specie, è evidente il grave danno per l’Erario, quantificabile, nel caso specifico, in una sottrazione di I.V.A. dovuta, correlabile alle fatture fittizie emesse, per un importo di oltre 10 milioni di euro, oltreché , ovviamente, un minore versamento di imposte sui redditi, da parte degli utilizzatori dei documenti falsi, per almeno 15 milioni di euro.
 
Le violazioni correlative a quelle accertate a Varese, cioè l’utilizzo delle fatture fasulle per fini di evasione fiscale, da parte di imprese effettivamente operative, sono state segnalate al Reparto del Corpo di Milano, competente per territorio, il quale procederà, per la propria parte, alle contestazioni ed alle denunce conseguenti.
 
Gli amministratori dell’impresa varesina, tali M.C., di anni 49, e C.S. di anni 64, il primo di origini campane ed il secondo calabrese, responsabili del reato di frode fiscale, sia per l’emissione di fatture false, sia per l’occultamento dei registri contabili, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica; per gli aspetti amministrativi, invece, connessi all’evasione fiscale, è stata interessata l’Agenzia delle Entrate.
 
L’azione investigativa delle Fiamme Gialle, condotta in tempi relativamente brevi, al di là del perseguimento penale dei colpevoli, ha consentito di interrompere definitivamente le attività fraudolente, scongiurando il perpetuarsi del danno alle finanze delle Stato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2010
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