“Studenti e genitori, venite a conoscerci di persona”

L'appello del rettore dell'Università Carlo Cattaneo Andrea Taroni. «È un investimenti in formazione che si ripaga in fretta»

Un tour per l’Italia e poi una due giorni "in casa". Nel 2010, anno in cui cade anche il ventennale di fondazione, l’Università Carlo Cattaneo ha deciso di non risparmiarsi e in occasione della tradizionale giornata "Università aperta" si presenterà al meglio. Trentadue tappe in giro per il Paese per far conoscere l’ateneo e dare la possibilità alle aspiranti matricole di fare il test attitudinale che culmineranno nell’open day di mercoledì 5 e giovedì 6 maggio. «Abbiamo pensato di andare a pescarci gli studenti città per città – scherza il rettore Andrea Taroni -. Siamo convinti che l’attrattività della nostra università crescerà se riusciremo a portare sempre più studenti e genitori a conoscere di persona la sede». Per questo la scaletta dei due giorni di open day è ricca di possibiltà: i desk informativi gestiti dagli studenti degli ultimi anni, i tour per l’ateneo, le presentazioni delle tre facoltà e degli indirizzi, la possibilità di fissare dei colloqui privati con i docenti. Tutta la giornata di giovedì sarà inoltre dedicata agli studenti che devono iscriversi alla laurea magistrale. La Liuc di è infatti adeguata alla legge delega 270 che slega il triennio da biennio di specializzazione e quindi consente il cambio di facoltà dopo i primi tre anni (ecco le interviste ai tre presidi di facoltà: economiagiurisprudenza ed ingegneria
Sui punti di forza dell’ateneo che verranno evidenziati il rettore ha le idee chiare. «Il rapporto con le imprese prima di tutto. I nostri piani di studi, in tutte e tre le facoltà, sono orientati al mondo del lavoro per preparare persone da indirizzare subito alle imprese. Parafrasando, vogliamo formare persone di successo e di valore». Ci sono poi le valutazioni sulla qualità della didattica e dei servizi della Cattaneo. «Siamo al primo posto delle classifiche nazionali per il rapporto fra numero di studenti e di docenti: quasi trecento professori per poco meno di duemila iscritti. Siamo ai vertici per quanto riguarda i programmi internazionalizzazione, la possiblità di frequentare corsi in lingua inglese e per i tempi di collocamento nel mercato del lavoro». Un punto a favore, ma anche "a sfavore" può essere forse la dimensione piccola dell’ateneo rispetto a tanti altri italiani e la collocazione in una città di medie dimensioni come Castellanza che non offre alcune delle opportunità che possono invece avere città vicine come Milano. «Per la didattica la dimensione è un punto a netto favore – puntualizza Taroni -. Si è più seguiti dai docenti, dai tutor, ci sono più possibilità di accedere a stage e a progetti come l’Erasmus. Sull’aspetto dei divetimenti, dato che i nostri ragazzi e ragazze non sono certo dei santi, certamente la città non offre tantissimo. Ma ci sono altre realtà più grandi intorno come Busto e Legnano e Milano dista poco dopotutto. Ora interverremo anche sul disagio della navetta con la nuova stazione di Castellanza».
Tanti motivi quindi per scegliere la Cattaneo, che certamente devono confrontarsi con l’investimento economico che le famiglie devono affrontare per tre o cinque anni di studio. «L’università è un investimento, non un costo – puntualizza Taroni – e quello in Liuc viene anche ripagato in fretta una volta arrivati nel mondo del lavoro. Proprio per queste mettiamo però a disposizione borse di studio per reddito e/o per merito che vanno ad incidere su circa il dieci per cento del bilancio all’anno».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2010
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