Cattaneo punta sui treni: “Vanno migliorati”
L'assessore regionale ai trasporti si racconta e delinea i futuri obiettivi, stretto tra i tagli della manovra e le opere da realizzare in vista dell'expo
Migliorare i treni, perché i pendolari hanno diritto a un servizio migliore. Raffaele Cattaneo inserisce anche quest’obierttivo, tra i suoi desiderata per l’anno venturo. “La puntualità è migliorata ma c’è ancora tanto da fare” ammette. Parla da assessore ma anche da politico. Ha intuito che la questione dei pendolari è uno dei punti cruciali per salvaguardare l’immagine del suo lavoro ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Lombardia. Cattaneo ha da qualche anno un’abitudine:incontrarsi a Varese con i giornalisti, a luglio, e raccontare che cosa ha fatto e quali obiettivi abbia per il futuro. L’incontro di quest’anno è stato meno serrato del solito, complice il caldo, ma anche le elezioni appena trascorse. L’assessore questa volta può vantarsi di avere raccolto 14mila e 500 preferenze per la sua elezione, non ha beneficiato del listino protetto, ha fatto invece un bagno di popolo strappando il primato nel partito con una campagna elettorale che lo portato a bussare ad ogni porta. Non è solo l’uomo di Roberto Formigoni, ora è anche il politico più votato del Varesotto e a quelli del suo partito può permettersi di dire di “non inseguire qualche drappo verde per una manciata di voti”, quando parla della questione dell’ospedale di Luino, o della comunità montana, o del campanilismo dei politici di quella città, mentre alla Lega manda a dire che sul territorio non ci sono solo i padani, ma c’è anche Cattaneo. E poi c’è il politico che lavora ogni giorno a fianco di Roberto Formigoni. “Il presidente sta lavorando per correggere la manovra che impone tagli al trasporto pubblico locale fino al 35% per cento. Non vi nascondo che con le aziende del trasporto e tutti gli assessori lombardi, compresi quelli della lega, stiamo pensando una giornata di protesta che potrebbe essere così concepita. Se ci tagliano un terzo dei fondi, potremmo far vedere che cosa significa, in Lombardia, non far partire un terzo delle corse dei bus o dei treni. Credo che il governo debba fare delle riflessioni”. Già, perché la via è stretta. O si riduce di un terzo il servizio (con buona pace dei pendolari) oppure si alzano le tariffe di almeno il 60%. Ma siccome ad un alzarsi delle tariffe corrisponde anche una perdita di utenza a catena, Cattaneo stima che in realtà si dovrebbe raddoppiare la tariffa per i bus e i treni.
Sarebbe uno scenario catastrofico, eppure la manovra questo dice. “Per questo io e Formigoni siamo un po’, diciamo così, facendo i matti” spiega l’assessore che sostiene a fondo il presidente, in questi giorni un po’ snobbato anche da Bossi, che lo persino definito un “poeta”, per togliere credibilità
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.