Pari opportunità, un impegno diffuso sul territorio

Si è tenuto oggi a Villa Recalcati il convegno conclusivo del progetto "La rete delle pari opportunità nella Provincia di Varese". Contro discriminazione e violenza, l'impegno parte dalle istituzioni e si cala nella società

Si è tenuto oggi a Villa Recalcati il convegno conclusivo del progetto “La rete delle pari opportunità nella Provincia di Varese”.

Il progetto è stato finanziato nell’ambito dell’iniziativa regionale “Piccoli progetti per grandi idee” ed ha potuto contare su un’ampia rete di partner: la Provincia di Varese, con ruolo di capofila, sei comuni (Varese, Cardano al Campo, Gorla Maggiore, Marnate, Malnate e Saronno), l’Ambito territoriale di Castellanza, la Consulta Femminile Provinciale e l’Ufficio della Consigliera di Parità.

Partito nel gennaio di quest’anno, si è sviluppato su due direttive: la crescita dei Centri di Risorse Locali di parità presenti in provincia di Varese e la sperimentazione di attività finalizzate a prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne.

I Centri di Risorse Locali di parità – 132 a livello regionale, 12 in provincia di Varese – sono organismi che operano sul territorio con l’obiettivo di promuovere le pari opportunità e rimuovere le discriminazioni di genere. Sono supportati e coordinati dalla Regione Lombardia, tramite il Centro Risorse Donne regionale, che si occupa di sviluppare in modo più efficace le politiche di pari opportunità promosse dagli enti locali, valorizzando il ruolo delle reti istituzionali e associative.
I fondi messi a disposizione dal progetto hanno consentito l’attivazione di un percorso formativo che ha coinvolto le referenti dei Centri di Risorse Locali di Cardano al Campo, Gorla Maggiore, Malnate, Marnate, Saronno, Varese e che ha riguardato i temi del diritto di famiglia e della conduzione del colloquio con le utenti.

La seconda importante area di intervento ha infatti riguardato il tema della violenza nei confronti delle donne.
Sono stati programmati sei seminari di riflessione rivolti ad allenatori e insegnanti di associazioni sportive volti a contrastare l’insorgere di comportamenti violenti e discriminanti, anche in forme indirette. I primi quattro seminari, realizzati con l’Associazione Artemisia affiliata all’Associazione “Il Fiocco Bianco”, sono stati tenuti nei comuni di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Gazzada Schianno, gli ultimi due, in programma per lunedì 25 ottobre si terranno presso la facoltà di Scienze motorie dell’Università Insubria a Saronno e a Busto Arsizio in collaborazione con l’Associazione Società Sportive Bustesi.
Nei comuni di Malnate e Saronno sono invece stati organizzati corsi di autodifesa rivolti alle donne per imparare le “mosse giuste” per mettersi al riparo da incontri spiacevoli e da situazioni di rischio.

E’ stato invece il tema dell’ascolto ad ispirare le azioni attivate dal Comune di Gorla Maggiore in collaborazione con l’Ambito di Castellanza e il Comune di Saronno.
A Gorla Maggiore è stato aperto il Centro d’ascolto ICORE contro la violenza sulle donne, frutto di un impegno integrato fra il Comune, l’ambito territoriale e il volontariato. Il Centro si propone di aiutare le donne a riprendere consapevolezza di se stesse, a riappropriarsi della loro dignità al fine di costruire nuove possibilità di vita. Dispone inoltre di un numero utile sempre attivo 24 ore su 24 (0331-617323) al quale le donne possono rivolgersi ed avere successivamente un colloquio.
Nel comune di Saronno è stato invece avviato un percorso per la costituzione di un gruppo d’ascolto per contrastare la violenza che nasce all’interno delle mura domestiche.

Sono stati sperimentati invece dal Comune di Varese e dal Comune di Marnate interventi nelle scuole secondarie di primo grado per insegnare il rispetto nei confronti dell’altra/ dell’altro e prevenire l’insorgere di comportamenti violenti. L’esperienza promossa dall’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Varese è stata sintetizzata in un video, ideato e realizzato dai ragazzi e dalle ragazze coinvolti negli incontri.

«Questo incontro di oggi non ha solamente il fine di presentare le attività realizzate dal progetto. Lo scopo è informare e sensibilizzare le amministrazioni del territorio che non aderiscono a questa rete affinché mettano in campo le azioni necessarie per rimuovere le principali cause che limitano la presenza femminile nella vita sociale e nel lavoro – ha commentato l’Assessore al Lavoro e Politiche Giovanili, Alessandro Fagioli – La collaborazione tra i diversi enti presenti sul territorio è infatti fondamentale per dare maggiore forza ed efficacia alle azioni e questo progetto ne è un esempio concreto. Un altro aspetto importante di questa esperienza, come di molte delle nostre iniziative, è quello di avere saputo sviluppare delle attività, come la formazione degli insegnanti e degli allenatori e delle operatici dei Centri di Risorse Locali, che continueranno a produrre risultati postivi anche in futuro».

«L’Assessorato allo Sport ha sostenuto concretamente il progetto attraverso la realizzazione di incontri di sensibilizzazione e di formazione che hanno visto la numerosa partecipazione di allenatori di molte società sportive, nonché di insegnanti di educazione fisica – ha dichiarato l’Assessore allo Sport Giuseppe De Bernardi Martignoni – Attraverso questa iniziativa abbiamo voluto perseguire lo scopo di educare i giovani a diventare domani uomini consapevoli, contrari ad ogni forma di violenza, contro chiunque diretta, ma in particolare contro le fasce più deboli della popolazione, tra cui si devono purtroppo ancora annoverare le donne.»
«L’obiettivo di costituire una rete delle pari opportunità è molto importante. Mettere insieme le esperienze dei vari assessorati ci aiuta a confrontarci con la Regione e a scambiarci le informazioni sulle iniziative realizzate, base decisiva per mettere in piedi ulteriori progetti in rete sul territorio – ha dichiarato l’Assessore alla cultura pubblica istruzione e pari opportunità del Comune di Cardano al Campo Laura Prati – Noi a Cardano al Campo grazie a questa politica di rete e con il supporto della consigliera di parità, abbiamo predisposto un progetto che ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Lombardia per la creazione dello sportello "Centro Risorse Donne", mirato in particolare a fornire informazioni relative alle opportunità occupazionali, alla riqualificazione professionale e alla conciliazione tra lavoro e famiglia. E’ un supporto alle donne, soprattutto a quelle che sono uscite dal mondo del lavoro a causa della crisi: le mettiamo in contatto con i centri per l’impiego e le aiutiamo a stendere un curriculum vitae. Sono la parte della popolazione più svantaggiata e più colpita dalla crisi. Grazie alla rete delle pari opportunità si potranno incentivare iniziative in aiuto delle donne».

«Affrontare il tema delle pari opportunità tra uomo e donna si rivela sempre complesso perché richiede a coloro che ne sono coinvolti di tenere in considerazione aspettative e condizioni personali molti diverse fra loro. Eppure è un impegno che gli enti locali devono assumersi – ha concluso Patrizia Tomassini Assessore alle politiche educative, pari opportunità, politiche dei tempi urbani del Comune di Varese – Il Comune di Varese opera attivamente in questo senso con lo scopo di realizzare parità di opportunità sia nella propria struttura amministrativa che sul territorio della città. Questo convegno è quindi l’occasione per fare il punto della situazione e scoprire quante piccole azioni vengono concretizzate nella nostra provincia e progettare insieme interventi sempre più efficaci e duraturi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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