Il direttivo provinciale Pdl investe Farisoglio, è lui il candidato sindaco
Riunione ai massimi livelli nella sede cittadina per chiarire la candidatura a sindaco del primo cittadino uscnete alle prossime elezioni. Resta aperta la ferita aperta da Tiziano Langè, ex-assessore al bilancio
Un direttivo provinciale del Pdl a Castellanza per cercare di ricomporre la frattura tra le due anime del Pdl cittadino e per dire che il candidato sindaco del Pdl a Castellanza è Fabrizio Farisoglio e nessun altro. Ci è voluto l’intervento di buona parte dell’establishment provinciale con Raffaele Cattaneo, Nino Caianiello, Gianfranco Bottini e Alessandro Bonfanti per riportare un po’ di tranquillità nelle acque agitate del circolo castellanzese. Alla base delle polemiche e delle schermaglie interne la posizione di Tiziano Langè, ex-assessore al bilancio della giunta Farisoglio poi dimissionato e ora ritornato in pista, prima con un progetto associativo chiamato Castellanza Deve Volare e poi con un embrione di lista civica denominata "Castellanza nella Trasparenza".
La mire di Langè, però, si sono poi dirette verso il Pdl castellanzese cominciando a parlare di due correnti nello stesso partito: «A Castellanza non ci sono due Pdl – ha ribadito al termine del direttivo svoltosi ieri sera, giovedì, la coordinatrice cittadina Raffaella Radaelli – a Castellanza c’è un solo Pdl e un solo candidato sindaco che è Fabrizio Farisoglio». Secondo la coordinatrice tutto sarebbe stato chiarito confermando la linea già espressa più volte negli ultimi mesi. La campagna elettorale non è ancora iniziata ma l’investitura da parte dei vertici del partito, a questo punto, può definirsi incassata dal sindaco uscente.
Per quanto riguarda le aspirazioni di Langè al momento l’unica certezza è la sua appartenenza al Pdl come tesserato e nulla più: «Langè lamentava il fatto che non veniva invitato ai consigli direttivi del partito – ha detto ancora la Radaelli – ma la motivazione è il fatto che lui non ne fa parte». Per il momento l’acqua che bolle in pentola è stata chiusa sotto un coperchio resistente ma solo nelle prossime settimane si saprà se questo "tappo" imposto anche dai vertici provinciali potrà reggere in vista della definizione dell’alleanza elettorale con la Lega che, sorniona, se ne sta a guardare.
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