Posto di polizia all’ospedale di Circolo a rischio chiusura

Sono ancora rumors, ma secondo Giorgio Saporiti (foto), segretario provinciale del Silp- Cgil, è molto probabile che la Questura chiuderà il posto di polizia all’ospedale di Circolo. Secondo il segretario del Silp, questa «indiscrezione, sempre più accreditata, circola da giorni ai “piani alti” della Questura». II motivo della decisione sarebbe da ricercare nella necessità di “recuperare” uomini da destinare ad altre esigenze.
«Eppure – continua Saporiti – già dal 2009 il suo organico è stato dimezzato a due soli operatori, insufficiente perfino a consentire la copertura dell’orario di servizio che la stessa Questura ha previsto per questo presidio: si stima che da allora quasi un turno su due sia impresidiato, in danno delle necessità dell’utenza ospedaliera, della delicatezza delle funzioni, del servizio reso al territorio, e della cooperazione con le altre Forze di Polizia».
«Malgrado la Questura abbia ottenuto un buon incremento dell’organico generale (per raggiungere il quale il Silp/Cgil si è molto battuto) – precisa il segretario del Silp – in questi ultimi anni sono anche altri i settori ad altissima professionalità che si sono dovuti abituare a convivere con situazioni di forte congestione dell’attività a causa della grave carenza di organico, a cominciare dalla Polizia Scientifica e dalla Divisione Anticrimine, arrivando fino a quelli di valenza strategica provinciale come l’Ufficio Tecnico-Logistico l’Ufficio Immigrazione. Evidentemente le scelte gestionali adottate sono state più attente ad altri aspetti, e questo può spiegare come mai l’Ufficio di Gabinetto (cioè la segreteria del Questore) vanti una dotazione mai vista prima per numero e qualifiche degli operatori».
«Tutto questo non ci sorprende: migliori relazioni dei vertici della Questura con il sindacato avrebbero consentito di evitare il verificarsi di simili situazioni, ma il dato reale che bisogna considerare è esattamente opposto, al punto che nell’intera attività di confronto col sindacato sviluppatasi lo scorso anno per la definizione di tutte le articolazioni del servizio del personale della Questura e dei Commissariati, il Questore ha presenziato solo l’ultimo giorno, nella fase della firma. Ed il Silp/Cgil quegli accordi non li ha sottoscritti, dovendo constatare che – soprattutto per gli operatori turnisti – erano addirittura peggiorativi di quelli precedenti, risalenti a ben 10 anni prima».
«Riteniamo – conclude Saporiti – un fatto veramente infelice che in queste ore in Questura invece che a potenziarlo si stia pensando a chiudere il Posto di Polizia dell’Ospedale, perché questa decisione avrà anche la conseguenza di azzerare il livello di protezione che fino ad oggi è stato assicurato ai cittadini che arrivano al Pronto Soccorso avendo patito gravi lesioni (attraverso l’avvio della gran parte dei procedimenti che la legge prevede a loro tutela), e certamente avrà molte ricadute negative anche sulla sicurezza generale del grande complesso Ospedaliero. Purtroppo questa chiusura costituirà un primato negativo che metterà Varese al di fuori degli “standard operativi” adottati da tutte le Questure d’Italia (anche quelle ben più piccole), a dispetto del fatto che l’Ospedale di Circolo non è certo uno sperduto ospedale di provincia. Per contro, al SILP/Cgil piacerebbe una Questura con meno conferenze stampa, e capace di rivolgere più attenzioni e risorse alle esigenze ed alle reali necessità dei cittadini e del territorio».
D’accordo con Saporiti anche il collega Luigi Enpirio, segretario denerale varesino della Uil Polizia Varese. «Sarebbe un’azione degradante per la Polizia di Stato. Abbiamo abbastanza personale, ma è fondamentale organizzarlo meglio. Tra l’altro il posto presso l’ospedale è strategico e un punto di riferimento fondamentale per i cittadini».