Liceo Artistico, tra un anno la nuova sede

Positivo il sopralluogo in via Manara: i lavori procedono nei tempi stabiliti. Bottini: “Nascerà un polo di aggregazione giovanile in centro città”. Ma spunta il problema parcheggio

Ancora un anno di attesa per il nuovo liceo artistico di Busto Arsizio: ad aprile 2012 è prevista la chiusura dei lavori, e nel settembre successivo i primi studenti dovrebbero inaugurare la struttura di via Manara. Responso confermato dal sopralluogo effettuato oggi al cantiere dalla Commissione Edilizia della Provincia, presieduta da Giacomo Navarra (Pdl), alla presenza del progettista Luca Nico e del dirigente scolastico Andrea Monteduro. “Siamo molto soddisfatti dei lavori – ha dichiarato il numero uno del “Candiani” – una volta superati gli scogli burocratici tutto è andato per il meglio, e ci aspettiamo che i tempi di consegna previsti siano rispettati. Attendiamo con ansia quello che sarà un passaggio fondamentale per la nostra scuola”. Al sopralluogo erano presenti anche i vicepresidente e assessore all’Edilizia della Provincia, Gianfranco Bottini, e i consiglieri provinciali Mario Aspesi (Pd), Marco Giudici (Pd), Pietro Castiglioni (Pdl), Paolo Sartorio (Udc), Giampaolo Livetti (Sinistra L’Arcobaleno) e Vilma Borsotti (Idv), oltre all’architetto Alberto Caverzasi, dirigente del settore Edilizia e Servizi Scolastici. “La nuova struttura – ha commentato Bottini – si inserirà perfettamente nel contesto paesaggistico della città e, insieme alla piscina e al palazzetto di via Ariosto, contribuirà a creare un importante polo di aggregazione giovanile”.

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Il nuovo liceo Candiani cresce 4 di 11

Articolata su quattro piani, la nuova casa del “Candiani” accorperà tutti gli studenti attualmente dislocati in tre diverse sedi e potrà ospitare fino a 50 classi per un totale di 1300 studenti (gli iscritti per il prossimo anno scolastico sono 1100, con una crescita del 18% rispetto all’anno in corso); si tratterà della prima scuola in Lombardia – la quinta in Italia – attrezzata per ospitare il nuovo indirizzo coreutico previsto dalla riforma Gelmini, con un quarto piano quasi interamente dedicato alla danza. Complessivamente la struttura si svilupperà su 8000 mq e ospiterà 29 aule didattiche, 12 aule di disegno e 17 laboratori, oltre a un servizio di bar-ristoro e a un ampio terrazzo arredato; per l’educazione fisica, invece saranno utilizzati il palazzetto di via Ariosto e l’attuale palestra di via Trento e Trieste. Il riscaldamento sarà assicurato da un innovativo sistema alimentato dall’acqua di falda, più efficiente rispetto alla geotermia, ma si utilizzeranno anche il solare termico (per l’acqua calda) e il fotovoltaico per l’energia elettrica. I lavori, realizzati dall’impresa Cerutti Lorenzo, avranno un costo complessivo di 7.300.000 euro, IVA compresa.

Rispetto al progetto originario, l’unica variazione di rilievo è l’eliminazione del previsto piano interrato: nelle prime fase dei lavori, infatti, è stata rilevata la presenza nel terreno prospiciente via Manara di una percentuale di sostanze inquinanti superiore al limite consentito (l’area era in precedenza occupata dalle acciaierie Pensotti). Si è quindi deciso di evitare gli scavi, per non rischiare la contaminazione della falda sottostante, e asportare il primo metro di terreno nel quale era concentrato l’inquinamento. Ancora da definire invece la sistemazione dell’area adiacente il cantiere, di proprietà del Comune: l’amministrazione vorrebbe utilizzarla per ampliare il parco di via Foscolo fino a raggiungere la villa liberty di via Manara, mentre la dirigenza scolastica chiede di destinarne almeno una parte a parcheggio per gli insegnanti. Quello del parcheggio rischia di essere il problema più importante della nuova sede, visto che l’attuale progetto prevede soltanto 10 posti in più rispetto a quelli già esistenti, oltre a una convenzione con i parcheggi AGESP di via Alberto da Giussano e piazza Mercato.

“Si tratta di una struttura eccellente dal punto di vista dell’architettura – è il commento finale di Giacomo Navarra – e del rispetto dell’ambiente. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un edificio in classe A, quindi a basso consumo, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Dal punto di vista logistico la soluzione è molto vantaggiosa perché evita che i ragazzi debbano spostarsi da una scuola all’altra”.

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Pubblicato il 04 Aprile 2011
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