Oprandi: “Varese come New Haven, la città di Yale. Non è impossibile”.
Mobilità sostenibile, Università e wi fi libero possono diventare le chiavi del futuro della città
Una città ricca di storia, con una grande Università, una montagna che la caratterizza, molto verde e ad un’ora di treno dalla capitale economica e culturale del Paese. Non sto parlando di Varese, ma di New Heaven, in Connecticut, la città dove è insediata Yale, la seconda università più importante degli Stati Uniti. I parallelismi tra queste due città sono molti, ma potrebbero diventare molti di più, se a Varese la prossima amministrazione comunale decidesse di investire seriamente su pochi punti fondamentali: la mobilità sostenibile, l’università e il wi fi, liberalizzato dalla scadenza del decreto Pisanu nel gennaio 2011.
A New Haven l’Università è il centro della città, e la vita “a misura di studente” rende la città più bella e più fruibile per tutti, oltre a favorire lo sviluppo economico, quindi l’occupazione. Perché Varese la presenza dell’Università dell’Insubria non ha ancora portato a questi risultati? L’Università a New Haven apre le porte alla città con le sue attività culturali, mentre gli spin off e le idee imprenditoriali degli studenti trovano industriali pronti a scommettere su giovani preparati ed entusiasti. Perché non può succedere a Varese?
New Haven offre alla sua Università dei trasporti pubblici efficienti, gratuiti o quasi per gli studenti, a prezzi comunque bassi per tutti gli altri cittadini, che ricevono un servizio puntuale, frequente e sicuro. Le biciclette, a New Haven, vengono utilizzate anche d’inverno, grazie a corsie e percorsi dedicati che rendono sicuro e piacevole l’uso della bici. Perché non può succedere a Varese?
Una carta vincente di New Haven, come in altre città nel mondo, è la possibilità di avere wi fi libero nelle piazze e senza restrizioni nei locali pubblici. Questo spinge gli studenti e i professionisti a lavorare spesso fuori ufficio, in spazi comuni. In questo modo, le conoscenze tra le persone e lo scambio di idee vengono facilitati. E le idee che circolano possono diventare nuove imprese, quindi nuovo lavoro, o semplicemente qualche bella iniziativa per la città. Perché non può succedere a Varese? Perché il wi fi nei locali pubblici deve restare un’iniziativa dei singoli esercenti e inesistente in spazi come la biblioteca o le piazze del centro e dei rioni?
L’amministrazione uscente ha dichiarato di voler andare oltre il wi fi con la “banda ultralarga”, basata sulla fibra ottica. Ma per cablare tutta Varese, un’operazione comunque positiva e auspicabile, imposta al Comune dalla Regione Lombardia, ci vorrebbero altri due anni. E nel frattempo come potrebbe crescere Varese?
Nel programma della mia coalizione si parla chiaramente della volontà di creare a Varese un vero sistema di mobilità sostenibile, io stessa ho più volte dichiarato di voler incoraggiare la creazione di spazi “incubatori d’impresa” dedicati ai giovani. E il Wi Max, ovvero il sistema di wi fi libero, è stato uno dei punti programmatici più apprezzati tra quelli presentati dalla lista civica che mi sostiene.
Varese può davvero assomigliare sempre di più a New Haven. Basta scommettere sull’Università, sui suoi studenti e sui giovani varesini per una città più moderna e sostenibile per tutti.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo
Ettore S su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
GrandeFratello su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
brupaoli su Gli orari del Frecciarossa da Milano Malpensa a Venezia e Udine










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.