Giunta, si tratta su tutto. E spunta una donna
Trattative in corso. Nessuno vuole la polizia locale. Il Pdl fa il nome di Benedetta Frattini come quota rosa. Si deve chiudere entro il 16 giugno
Spunta una donna, a sorpresa, nella trattativa per la formazione della giunta comunale di Varese. E’ Benedetta Frattini, 31 anni, iscritta al Pdl, candidata lo scorso anno alle regionali in cui prese 214 voti. Il suo nome – è apparsa anche come giornalista nelle tv locali – è stato fatto nelle ultime ore e andrebbe a colmare una lacuna: la quota rosa. La richiesta di avere una donna in giunta partirebbe direttamente dal sindaco, che preferirebbe non lasciare al Pd l’unica presenza femminile in comune. La delega che potrebbe prendere sarà presumibilmente di poco peso, forse le pari opportunità. La Frattini appartiene alla corrente del senatore Tomassini; in una riunione del Pdl sono stati gli stessi vertici provinciale a chiedere a questa componente (la più debole nel partito) l’inserimento di un giovane o di una donna, per dare rappresentanza a categorie “panda” nella politica varesina. In realtà, il nome previsto inizialmente era quelli di Giuseppe Montalbetti, nipote del senatore Tomassini che era candidato ma non è stato eletto.
Il resto è un rebus che piano piano si va a completare. L’ipotesi più probabile in queste ore è che il Pdl prenda 5 assessori e il presidente del consiglio comunale, mentre la Lega ne prenda 4. Il sindaco Attilio Fontana sta alla porta con i suoi nomi, ma i partiti giurano che faranno da soli. Inoltre, alle trattative si dice che il Pdl mandi sempre tre uomini, mentre la Lega giunga con folte delegazioni con cinque o sei persone, segno che gli alleati interpretano come una sorta di marcatura a uomo tra gli uomini della stessa Lega Nord.
Pettegolezzi a parte, l’ultima ipotesi è questa: il Pdl affiderà ad Enrico Angelini (ex assessore al marketing di corrente CL) il ruolo vicesindaco e l’assessorato alla famiglia (educativi più servizi sociali), mentre a Piero Galparoli (foto, ex consigliere di corrente CL ma autonomo in quanto a raccolta voti) i lavori pubblici con deleghe pesanti sulle grandi opere (molto importanti per l’assessore Cattaneo, di cui Galparoli è stato scudiero nel comitato elettorale alle regionali) . Qualcuno ha immaginato anche un’improbabile girandola con la provincia dove l’assessore alle grandi opere Carlo Baroni (Pdl area CL) potrebbe andare in comune a fare il vicesindaco e scambiarsi con Piero Galparoli. Infine va detto che Galparoli voleva in realtà il commercio ma – curiosità divertente – sul suo nome ci sarebbe il veto di Confesercenti che teme la sua amicizia personale con il fiduciario di Ascom, l’associazione rivale. Il Pdl prenderà il bilancio che andrà a un uomo della corrente laica (Fabio D’Aula in pole position). E anche il presidente del consiglio comunale (Roberto Puricelli della corrente laica) e il capogruppo in consiglio (in lizza Ciro Grassia). Infine, gli assessori Pdl saranno completati da Stefano Clerici (area ex An) a cui potrebbero andare marketing, ambiente e commercio oppure ambiente e verde pubblico.
La Lega Nord schiera invece Fabio Binelli all’urbanistica (una conferma rispetto alla precedente amministrazione), Carlo Piatti a efficienza e decentramento (una nuova delega che il sindaco vuole fortemente). Il resto è tutto da vedere: nessuno vuole la sicurezza e polizia locale (nel comando il clima non è propriamente idilliaco) ma in casa Pdl giurano che andrà alla Lega Nord, forse proprio a Gladiseo Zagatto (ex assessore ai lavori pubblici); quest’ultimo potrebbe però anche prendere una delega estratta dai vecchi lavori pubblici ma che conta molto per la gente, ovvero il verde e le manutenzioni, ma anche Sergio Ghiringhelli (ex assessore con Fumagalli) avrebbe la possibilità di prendere verde pubblico o polizia locale o commercio.
(Foto da sinistra: Attilio Fontana, Alberto Roggia, Carlo Piatti, Gladiseo Zagatto)
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