Il sindaco: “Un episodio su cui riflettere”
Nel giro di una settimana due episodi hanno agitato le vie centrali. L'agguato davanti al "classico bar della piazza", come dice il sindaco Mario Aspesi.
Le sirene delle ambulanze, le auto dei carabinieri che arrivano rombando, il nastro bianco-rosso che chiude la strada. Un luglio da dimenticare a Cardano al Campo: dopo l’episodio dell’uomo che si èbarricato in casa armato (e alla fine si è ferito con un colpo di fucile), la cittadina si ritrova al centro di un vero e proprio agguato. Tanta la gente che in piazza commentava il fatto di sangue. Sul posto sono arrivati anche il sindaco Mario Aspesi, la sua vice Laura Prati, gli assessori Vincenzo Proto (presente al momento degli spari) ed Enrico Tomasini. «L’episodio è avvenuto davanti ad un locale normale, che frequentiamo tutti, il classico bar della piazza» dice il sindaco Aspesi. «Mi hanno chiamato, sono arrivato in tempo
per vedere l’uomo a terra sanguinante: i carabinieri erano già arrivati sul posto» dice sottolineando la presenza puntuale delle forze dell’ordine. Un contributo importante alle indagini verrà dalle telecamere, installate dopo l’omicidio che qualche anno fa sconvolse la comunità. Una è proprio in piazza, all’edificio all’angolo con la chiesa, ha ripreso tutto (nella foto): l’arrivo dell’uomo in motorino, i colpi, i pochi testimoni in fuga dagli spari. Un’altra ha ripreso invece lo sparatore che arrivava in piazza da via Porraneo, alle spalle del Comune e della Chiesa.
«Sono sempre servite per episodi di vandalismo, non ci immaginavamo questo» continua Aspesi. Però un po’ di preoccupazione c’è stata, di recente: «Pochi giorni fa c’è stata una rissa lì a due passi, nello scontro le persone coinvolte hanno sfondato una vetrina e si sono ferite». Le tracce di sangue sono state ritrovate anche intorno alla "casa dell’acqua" nel piazzale del mercato: proprio nel luogo dove si consumò la tragedia del 2005, «quando ci scappò il morto, in una rissa nata per una ragazza contesa, con il coinvolgimento di ragazzi italiani e albanesi». Anche se, accanto alla paura, nella cittadina c’è anche la curiosità: tante le persone che si sono assiepate a ridosso del nastro bianco-rosso. Tanto che gli agenti dovevano richiamare all’attenzione: una ogiva di proiettile è stata ritrovata addirittura all’angolo della via Matteotti, ad una dozzina di metri dal luogo dello sparo.
«Non si può evitare di riflettere – dice il sindaco – su una sparatoria su un cittadino che viveva a Cardano, nella piazza centrale: per me è come se l’episodio fosse successo in piazza del Duomo. Sto pensando di convocare la giunta domattina» conclude Aspesi.
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