Sicurezza stradale, occhi puntati sulla “tangenzialina”
La mancanza di semaforo a chiamata e il parcheggio selvaggio sono due elementi di rischio secondo Dall'Igna (PdL). Mentre l'amministrazione pensa a "ridisegnare" via Carlo Noè
«Il divieto di fermata sulla strada è ignorato e serve assolutamente il semaforo a chiamata». Germano Dall’Igna del PdL torna a chiedere attenzione alla sicurezza stradale in via Pietro da Gallarate, l’asse a doppia carreggiata tra Arnate e il centro città, parte della "tangenzialina". In questa strada – teatro dell’ultimo incidente mortale avvenuto sulle strade gallaratesi, quando in inverno morì un motociclista – uno dei problemi è il parcheggio selvaggio, favorito dalla presenza di attività commerciali senza adeguati spazi di sosta. Ma non solo: la presenza di una scuola genera da un lato la fermata vietata dei veicoli negli orari di entrata e uscita, dall’altro "traffico" pedonale che si ritrova a rischio di fronte a chi spinge sull’acceleratore. Per questo il primo punto degno di attenzione, secondo il consigliere comunale di minoranza, è il semaforo a chiamata davanti alle scuole tecniche a metà della strada: «È mia intenzione
fare una interpellanza per sapere a che punto siamo nel percorso perl’installazione che era già avviato. Credo poi che sarà opportuno verificare i parcheggi nel tratto verso il Carrefour, dove il divieto di fermata è spesso totalmente ignorato». Sul lato opposto c’è invece la rotatoria di Largo Olinto Pasta all’incrocio con via Checchi e via Bixio: «È un problema che si presenta da tempo ed io ho proposto sia all’Assessore Colombo che all’Ufficio Tecnico del Traffico di sagomare diversamente l’ingresso in rotatoria oltre che arretrare lo Stop dei veicoli che provengono da via P.da Gallarate».
Il consigliere del PdL chiede però anche un’azione complessiva anche su altre strade a doppia carreggiata, peraltro proliferate proprio negli ultimi anni di governo del centrodestra, nonostante le perplessità di una parte della città proprio su velocità e sicurezza. La via Carlo Noè rimane un’osservata speciale: l’assessore alla viabilità e lavori pubblici Carlo Colombo e il sindaco Edoardo Guenzani hanno spiegato in consiglio comunale che «è allo studio l’idea di trasformare una parte della strada a corsia singola, in corrispondenza degli incroci». Un modo per ridurre la velocità all’ingresso delle rotonde e anche per evitare gli incidenti in cui il pedone che attraversa viene investito da auto in velocità che superano quelle che si fermano al passaggio pedonale (come avvenuto anche recentemente). Anche questa è una soluzione allo studio, dunque, su cui anche il PdL è possibilista. «Bene l’idea di discutere in commissione su soluzioni di sicurezza su via Carlo Noè – dice ancora Dall’Igna – come il semaforo a chiamata e la corsia unica per senso di marcia. Anche se bisognerà verificare bene, nell’ultimo caso, cosa significherà prevedere la corsia unica, se non creano ingorghi»
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