Dopo la protesta, la scuola avrà il servizio mensa

Dopo la protesta, arriva la soluzione. Il Comune di Casciago è riuscito a risolvere il problema della primaria di Morosolo, rimasta senza servizio mensa nonostante l’anno scolastico sia già iniziato. L’escamotage è stato rintracciato nelle pieghe del bilancio: 8400 euro sono stati spostati dal capitolo dei costi del personale per poter così pagare la cooperativa vicina a Comunione e Liberazione alla quale è stato affidato il servizio per l’anno scolastico in corso, accantonando di fatto l’ipotesi ventilata per mesi di un accordo con il Villaggio Sos di Morosolo. Una soluzione che tampona il problema, placando le proteste dei genitori che avevano chiesto udienza al sindaco Beniamino Maroni, ma che secondo il gruppo di opposizione “Obiettivo Comune” non è sufficiente: «Il Comune ha agito in ritardo, negando o accantonando il problema fino a quando la stampa è intervenuta – spiegano gli esponenti del gruppo di opposizione Stefano Chiesa, Andrea Zanotti e Dario Cecchin -. Prima hanno aumentato le rette per i non residenti in modo sproporzionato, dimenticando che, se i servizi non partono, si penalizzano anche i cittadini di Casciago. Poi hanno fatto decantare la situazione non dando ai genitori informazioni tempestive e lasciandoli nell’incertezza: chi ha potuto si è infatti mosso trovando soluzioni alternative. Abbiamo, come gruppo, avanzato una richiesta di accesso agli atti per verificare condizioni e tempistiche della procedura di affidamento del servizio che, sebbene formalmente corretta, appare quanto meno curiosa. Fa piacere che il sindaco abbia fornito rassicurazioni a parole sul futuro della scuola di Morosolo, peccato che le scelte attuate vadano nella direzione di svuotare la Primaria Manzoni di tutti quei servizi che ne facevano una scuola apprezzata. Fa altresì piacere constatare che in fretta e furia si sia posta in essere una variazione di bilancio per reperire i fondi per garantire comunque i servizi. Ma non ci si poteva pensare prima?».