“AmiAmo Varese?” la domanda degli architetti per il loro 50esimo

È un cinquantesimo che si festeggia sotto la mannaia delle liberalizzazioni, quello dell'ordine degli architetti di Varese. ma non rinuncia alle grandi riflessioni sul futuro

È un cinquantesimo che si festeggia sotto la mannaia, quello dell’ordine degli architetti di Varese. Una mannaia segnalata dal sindaco di Varese, l’avvocato Attilio Fontana, nel suo saluto avvenuto nel corso della presentazione delle manifestazioni: e rappresentata dal pacchetto di leggi sulle liberalizzazioni, che ha come obiettivo anche gli ordini professionali. «Speriamo che oltre all’anniversario, non ci ritroviamo a celebrare contemporaneamente il suo funerale» ha detto il sindaco. Non è infatti un periodo tranquillo, né per gli avvocati né per gli architetti riuniti in corporazione: non è certo infatti che i loro ordini possano festeggiare il doppio di questi anni. Ma l’importanza fino a qui, di un ordine che raduna oltre 2000 iscritti, è indubitabile e da festeggiare per il traguardo fino a qui raggiunto.

COME FAR DIVENTARE VARESE UNA FARFALLA
 Anche perché c’è ancora molto da fare per questa città, dal punto di vista urbanistico: «Una città che non è più un bruco ma non è ancora diventata farfalla», come ha spiegato l’assessore regionale Raffaele Cattaneo «E, francamente, questa situazione da Crisalide alla città non sta bene».
Tra le opere, è importante che spicchi "la bellezza" e su questo sembra esserci unità di intenti tra istituzioni e operatori. «Varese ha sul suo territorio molte specificità che molti architetti varesini hanno già saputo evidenziare – ha risposto la presidente attuale dell’ordine degli architetti Laura Gianetti – Diventare farfalla, nel caso di questa città significa anche aggiornarsi tecnologicamente, vivere con un respiro non provinciale, guardare a tematiche che vanno oltre il territorio di Varese. significa affrontare in modo costruttivo con un occhio al passato e uno al futuro».

PER I CINQUANT’ANNI DELL’ORDINE, UN PROGRAMMA MOLTO RICCO
E’ sulla grande riflessione su Varese che si sta focalizzando il programma del cinquantennale, Prendendo come spunto una mostra sull’architettura che ha avuto uno straordinario successo.
«Il fermento progettuale e la grande attenzione suscitata nei confronti degli “addetti ai lavori” per il progetto diploma 2010 “Città di Varese” realizzato in collaborazione con l’Accademia di Mendrisio, e la vasta eco di pubblico che ha caratterizzato lungo tutto il corso dell’anno il progetto che si è concluso regalando alla nostra città oltre cento “visioni” della Varese futura, è un ricordo ancora vivo in noi e, credo, in larga parte dei cittadini del nostro territorio  – ha proseguito la presidente –  Per questo motivo abbiamo senza esitazioni deciso di raccogliere il testimone lanciato dai giovani architetti ticinesi e di organizzare, per tutto il corso del 2012, una serie di eventi che avessero da un lato l’obiettivo di celebrare il mezzo secolo di vita del nostro Ordine professionale e che, dall’altro, costituissero un progetto di rilancio per il nostro territorio.  Un modo, insomma, per riaccendere i riflettori sulla nostra città e continuare l’azione di sensibilizzazione nei confronti della comunità varesina, un modo per risvegliare l’attenzione e le coscienze dall’attuale torpore».
Il ricco calendario di appuntamenti messo  in campo per festeggiare il 50° dell’ordine è stato presentato sotto il nome di  “AmiAmo Varese? Dialoghi tra Architettura e Design”  e vedrà protagonisti delle serate figure di spicco del panorama dell’architettura, del design, dell’arte e della cultura in generale.

ARRIVANO LE ARCHISTAR
La serata di apertura che si terrà il 25 gennaio a Villa Panza vede ad esempio come relatori il direttore dell’Accademia di Mendrisio, Mario Botta e Paolo Perulli, noto sociologo antropologo che si confronteranno sul tema dell’architettura e società. Moderatore dell’incontro, il direttore di Rete55 Matteo Inzaghi. Protagonista della serata del 29 febbraio sarà invece lo studio Metrogramma, coinvolto in progetti di urbanistica e architettura e coautore del nuovo Pgt (Piano di Governo del Territorio) di Milano. Il 28 marzo, invece, sarà la volta di João Nunes, architetto paesaggista da Lisbona, seguito il 10 aprile da Carme Pinós, architetto co-responsabile della rinascita di Barcellona; gli studi C+S e MaP, entrambi di origine veneziana, dibatteranno sul delicato tema del restauro e riuso il 30 maggio, mentre il 27 giugno concluderà la prima sessione di incontri Marianne Burkhalter, architetto di chiara fama proveniente da Zurigo che dialogherà sul tema del social housing. Nel corso di quest’ultima serata interverrà anche Tommaso Bianchi, presidente del gruppo giovani di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Varese.

ANCHE VOCI DAL TERRITORIO
I riflettori saranno però puntati anche su personalità di spicco del nostro territorio. Gli eventi infatti prevedono anche una mostra dedicata all’architetto Luciano Brunella, nel tardo autunno, evento che vuol dare inizio a un calendario di esposizioni dedicate ai professionisti del passato che hanno contribuito alla crescita culturale del nostro territorio, la dedica a Claudio Baracca del premio di architettura “Under 40”, aperto agli iscritti degli Ordini Professionali di Varese, Como e Canton Ticino, che eccezionalmente quest’anno aprirà una sezione anche agli “over 40”, che si manifesterà con una mostra in programma prima delle vacanze estive.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2012
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