Imparare il “linguaggio dei segni”: iscrizioni entro il 9 gennaio
Il 17 gennaio parte un corso di sensibilizzazione LIS. Ventiquattro i posti disponibili
Dopo la realizzazione nel Maggio 2011 di un corso di sensibilizzazione alla Lingua Italiana dei Segni, prosegue l’impegno della Provincia a sostenere il percorso formativo volto a far conoscere e promuovere una nuova Lingua e un’altra Cultura: quelle dei sordi; per favorire una migliore integrazione sociale, educativa, scolastica, familiare, culturale.
L’avvio del corso è previsto per il giorno 17 gennaio 2012. Il numero di posti disponibili è limitato a 24. Sarà data priorità ai partecipanti del corso di sensibilizzazione LIS.
Le schede di iscrizione dovranno pervenire entro e non oltre lunedì 9 gennaio 2012 all’ Ens Sezione Provinciale di Varese. E’ previsto un colloquio preliminare con il coordinatore del corso per la valutazione della motivazione di iscrizione.
La Provincia di Varese, oltre che coinvolgere i Comuni per la stesura dei progetti in favore dei disabili sensoriali, al fine di erogare i contributi economici a supporto degli interventi, intende privilegiare la funzione di raccordo operativo tra gli Enti e le Istituzioni che, a vario livello, si occupano dei soggetti con disabilità sensoriale, con l’obiettivo di promuovere un sistema di rete per favorire il superamento della logica settoriale degli interventi sociali, educativi e specialistici.
Oltre alle attività di coordinamento la Provincia partecipa al Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale per l’integrazione scolastica e sociale (GLIP) coordinato dall’ Ufficio Scolastico Territoriale di Varese che definisce e promuove le politiche per l’integrazione dei disabili.
Nel campo della disabilità sensoriale la Provincia ha già sviluppato collaborazioni con l’Istituto dei Ciechi di Milano e l’U.I.C.I. di Varese (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), attraverso la sottoscrizione (per ogni anno scolastico) di una convenzione per supportare gli interventi in favore dei disabili visivi.
Il Settore Politiche Sociali sta altresì avviando una proficua collaborazione con gli Enti che si occupano dei disabili uditivi. Sono stati intrapresi inoltre contatti e sinergie con ENS (Ente Nazionale Sordi)
Sezione Provinciale di Varese, con l’intento di promuovere una prima significativa esperienza di interazione con le diverse realtà che, sul territorio, si occupano di disabilità uditiva.
Muovendosi in questa direzione, nel mese di Maggio 2011, la Provincia di Varese – Assessorato Politiche Sociali – in collaborazione con ENS Sezione Provinciale di Varese, ha realizzato un corso di sensibilizzazione LIS (Lingua Italiana dei Segni), finalizzato ad approfondire un approccio comunicativo con i disabili uditivi.
A seguito del positivo riscontro di questo primo percorso formativo, l’Assessorato alle Politiche Sociali, sempre in collaborazione con Ens Sezione Provinciale di Varese, ora si impegna a promuovere, in via sperimentale, un corso LIS – Lingua italiana dei segni – di 1° livello , con l’obiettivo di facilitare, in misura sempre maggiore, la relazione con il mondo della sordità.
A seguito del positivo riscontro di questo primo percorso formativo, l’Assessorato alle Politiche Sociali, sempre in collaborazione con Ens Sezione Provinciale di Varese, ora si impegna a promuovere, in via sperimentale, un corso LIS – Lingua italiana dei segni – di 1° livello , con l’obiettivo di facilitare, in misura sempre maggiore, la relazione con il mondo della sordità.
La Lingua dei Segni è la lingua madre, di oltre 70 milioni di persone nel mondo. I corsi di LIS sono uno strumento importante per far scoprire a molti un nuovo mondo, un mondo vicino e invisibile; per far conoscere e promuovere una nuova Lingua e un’altra Cultura: quelle dei Sordi; per favorire una migliore integrazione sociale, educativa, scolastica, familiare, culturale e per offrire, inoltre, possibili sbocchi
professionali nel mondo del lavoro.
Il corso è rivolto a Operatori Socio – Assistenziali, Socio- Sanitari, Socio- Educativi, Psico-Sociali (della provincia di Varese), che nell’ attività lavorativa hanno l’esigenza di relazionarsi e comunicare con i disabili uditivi.
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