“Non siamo un gregge”
Il popolo leghista reagisce alla spaccatura e invade gli spazi della rete e di Facebook. Molta solidarietà a Maroni, ma anche preoccupazione per le sorti del partito. Intervengono Candiani e anche Max Ferrari
Rotti gli argini interni una parte del dibattito si sta spostando sulla rete e in particolare sulle varie pagine di Facebook. La bacheca del profilo personale di Roberto Maroni è piena di messaggi. Moltissimi militanti e semplici elettori oltre alla solidarietà esprimono una forte preoccupazione per quanto sta succedendo nella Lega.
Stefano Candiani, sindaco di Tradate e dirigente di spicco varesino, segretario provinciale del Carroccio fino a pochi mesi fa, prova a ricucire lo strappo interno: “In questi giorni si è parlato troppo dell’ON. Cosentino, inquisito per camorra, e troppo poco dell’UNICO, VERO l’uomo che ha saputo piegare la mafia: ROBERTO MARONI, Ministro dell’Interno, che ha dato tanto orgoglio a tutti i padani e a tutti gli onesti. Ministro, La invito a venire a Tradate nei prossimi giorni, assieme al nostro segretario Umberto Bossi, a incontrare pubblicamente la nostra gente, per riceverne il calore e l’applauso”.
Riportiamo di seguito solo alcuni delle decine di interventi pubblicati sulla pagina di Maroni.
Mario: “caro Roberto per il bene e il futuro della PADANIA tu e Umberto dovete continuare insieme te lo dice un semplice militante in lega da 20 anni e che per voi e per l’idea è 15 anni che fa banchetti e gazebo si prende freddo e caldo ma continua imperterrito, nonostante l’età, non deludetemi PADANIA LIBERA CON BOSSI E MARONI”
Marco: Non sono bossiano, non sono maroniano, sono un militante leghista che vuole bene alla Lega Nord ed a tutti i veri leghisti. Roberto, sei un vero leghista, bravo e capace, per questo abbiamo bisogno di te ed è giusto che tu sia rispettato. Chiedo però a tutti i militanti di non trasformare la manifestazione del 22 a Milano, che vorrei fosse il nostro funerale al governaccio Monti, nel funerale alla Lega Nord. Non facciamo ridere chi ci vuole male, poi le problematiche interne andranno per forza chiarite, nelle sedi opportune, e noi militanti ci saremo”.
Bruno: “Ho votato Lega Nord per la prima volta nel 1989.
Ho fatto la mia prima tessera nel 1993.
Ho visto Pontida con acqua scrosciante e sole cocente.
Mi sono caricato a mille nel sentire quel grande condottiero col vocione inconfondibile che ci parlava del nostro Nord,di come liberarlo dal gioco del centralismo romano.
Mi sono emozionato sul Po,nel 1996,quando il Capo ci diede la Padania da far crescere dentro di noi.
E ho pianto quando ho ascoltato sul pratone il ritorno di Umberto,dopo la malattia.
Nel silenzio assoluto solo la sua voce e il rumore di centinaia di bandiere padane.
Roberto Maroni è per me da sempre una sola cosa con Umberto Bossi.
Roberto Maroni è e deve essere il passato,il presente e il futuro della Lega Nord.
E con la Lega Nord dobbiamo combattere per la LIBERTA’ della nostra terra!!!”
Alessandro: “Dopo quasi 30anni è ora che Bossi si metta da parte… se oggi abbiamo il 9/10% non lo dobbiamo certo a bossi ( con tutto il rispetto in quanto fondatore..ma ora sta danneggiando la sua stessa creatura..la lega..per continuar a far favori a Berlusconi..di cui per giunta non siam più alleati)…ma lo dobbiamo a te Roberto, Zaia, Cota e Tosi! Solo a voi si deve dire grazie se abbiamo questo consenso, ma bossi continua a fare di testa sua come se fosse un re sole che non deve render conto di nulla a nessuno. Neppure alla base, al popolo che gli assicura la cadrega. È ora di finirla perchè sta rovinando la lega! Bossi sarà pure il fondatore, ma tu Roberto sei colui che la maggioranza vuole come suo successore ed è questo che importa! Questo ragionamento che tutti devono seguire il leader anche quando fa minchiate mi sa di suicidio collettivo e non mi convince per niente! Le pecore seguono il pastore, ma noi non siamo un gregge! Bene Bobo..e se farai un tuo partito ti seguirò!! Io a Milano non ci sarò visto che neppure tu ci sarai, e se ci sarò griderò forte il tuo nome..!! Ti consiglio un nome per il partito.."
Paolo sulla pagina pubblica di Reguzzoni: Ricordatevi che la forza della Lega è la base, il popolo! Cercare di zittirci in Radio o di zittire Bobo Maroni può portare solo a distruggere il movimento, serve un congresso federale vero e non pilotato per decidere la rotta del Movimento… e anche il timoniere!
Appuntamento al 22 a Milano, in piazza sarà un pochino dificile farci stare zitti…
PS Se avvertite il desiderio di espellermi, sono disponibile a fornire n. di tessera LN per facilitarvi il lavoro, solo che alla fine rischiereste di trovarvi in quattro gatti…Meditate gente meditate!!!
Curioso anche un botta e risposta tra Max Ferrari e Stefano Candiani: "Mi spiace per Bobo, io ci sono già passato nel 2006, quando, dopo anni di sacrifici, di rischi veri e di una collezione di processi fui cacciato come un cane solo per aver fatto notare alcune storture".
Candiani: Max, il tuo fu un errore di modi e tempi… Ma ciò che accadde allora, oggi non può esistere, perché allora tu eri solo, oggi invece il coltello lo puntano alla gola della Lega intera… e noi, i soldati fedeli all’Umberto Bossi che con Roberto Maroni ha fondato la Lega, la difenderemo e la riscatteremo dalla sottomissione levantina.!,!,!,! W La Lega!
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