Saldi, primo weekend positivo ma senza “assalti”
«Considerate le condizioni attuali, si temeva molto: ma tutto sommato è andata». Parla Giorgio Angelucci, presidente di Uniascom Varese e titolare di uno dei negozi d’abbigliamento del centro città
«Considerate le condizioni attuali, si temeva molto per questo inizio di saldi: ma tutto sommato è andata». Giorgio Angelucci, presidente di Uniascom Varese e titolare di uno dei negozi d’abbigliamento del centro città, pur non mostrando particolare entusiasmo per la situazione, risponde con un piccolo sospiro di sollievo alla tradizionale domanda: “Com’è andato il primo weekend dei saldi?”. Una situazione che vede favoriti in realtà negozi come Zara, Tezenis e Footlocker, sempre presi d’assalto. Ma che ha visto, malgrado l’ultimo trimestre 2011 economicamente tragico, non tradite le aspettative di tutti i negozianti, che vedono nel periodo dei saldi – per questo inverno iniziati il 5 gennaio – ormai quello più importante per la vendita.
«La giornata migliore è stata quella di sabato – continua Angelucci -. Peggio è andato il giorno dell’Epifania, in questo caso la gente è andata decisamente più in giro. La domenica è stata altalenante: la mattina nessuno, il pomeriggio invece c’era in giro parecchia gente. Ma non necessariamente per comprare». Rispetto al “deserto dei tartari” atteso, è pur sempre un passetto avanti: «Per dei dati oggettivi c’è ancora tempo, speriamo che quel 20% in meno temuto da Confcommercio prima dell’inizio non venga confermato» Certamente «L’anno scorso i saldi sono partiti più forti, ma quattro giorni non bastano a definirne l’andamento. Anche perchè l’impressione è che il cliente diventi sempre più attento negli acquisti: valuta molto bene il rapporto qualità prezzo, la durabilità, la convenienza. Una volta deciso che va bene, però, compra: non solo piumini e cappotti, ma anche gonne e maglioncini. Il saldo, nonostante tutto, attira, ed è un ancora di salvezza per comprare qualcosa a prezzi favorevoli».
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