Incendio ad Accam, bruciate 250 tonnellate di rifiuti

I rilievi di Vigili del Fuoco e commissariato di Busto escludono che le cause siano dolose ma si ipotizza che nell'ammasso ci fossero sostanze infiammabili

Sono 250 le tonnellate di rifiuti che sono andate a fuoco nella notte tra il 27 e il 28 febbraio nella piazzola del termovalorizzatore Accam di Busto Arsizio. L’episodio è ora oggetto di indagine da parte del commissariato di via Candiani e questa mattina, insieme ai Vigili del Fuoco, si è proceduto con i rilievi per identificare le cause delle fiamme. Si esclude che il fuoco sia partito per cause dolose mentre si ipotizza che, più probabilmente, sia finito all’interno della massa di rifiuti del materiale facilmente infiammabile.  I rifiuti bruciati erano gli ingombranti raccolti nelle piazzole ecologiche della zona. Intanto la politica si interroga su quello che è accaduto e i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno già depositato un’interrogazione per il prossimo consiglio nella quale chiedono spiegazioni e chiarimenti al sindaco su quanto accaduto e le eventuali ripercussioni che il fatto potrà avere in futuro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Febbraio 2012
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