Giunta Maroni, l’assessore Ciotti si dimette
Motivazioni personali alla base della scelta dell'architetto, ormai ex titolare di Viabilità, Infrastrutture e Lavori Pubblici. Di ieri la notizia dell'assoluzione in appello dall'accusa per un appalto irregolare al nuovo ospedale, di cui era direttore dei lavori
La giunta di Casciago perde un tassello importante. L’assessore alla Viabilità, Infrastrutture e Lavori Pubblici Paolo Ciotti ha rassegnato le dimissioni il 31 marzo. Alla base della scelta motivazioni personali, come spiega lo stesso Ciotti: «La verità è che fin dall’inizio del nostro mandato avevamo lasciato aperta la possibilità ad un ricambio. In maggioranza c’è chi potrà fare l’assessore senza nessuno problema. Io mi devo occupare di altro adesso, preferisco evitare di fare l’assessore assente. Non ci sono motivi altri né scontri interni o incomprensioni». Lascia dunque un assessore, ma anche un uomo, di peso nella giunta che amministra Casciago: «Ho portato a termine gran arte degli obiettivi che ci eravamo prefissati – spiega l’architetto -. Certo in questo momento di economia in sofferenza pesante è dura. No possiamo lasciar spazio ai sogni: da fare ci sarebbe ancora tanto, ma abbiamo le mani legate». Ciotti lascia il giorno dopo aver ricevuto la notizia dell’assoluzione anche in appello (insieme agli altri dodici imputati) dall’accusa di aver favorito in modo illegale una ditta siciliana che non aveva il certificato antimafia per la costruzione del nuovo ospedale, di cui era direttore dei lavori: «L’assoluzione mi ha sollevato, non posso negarlo – commenta -. Sono stati otto/nove anni di massacro psicologico, passati a vivere sospeso nell’attesa del giudizio, conscio, io come gli altri, di aver solo fatto il mio dovere». Dispiaciuto per la scelta di Ciotti il primo cittadino Beniamino Maroni: «Ho provato a farlo rimanere, ma ha prevalso la sua decisione personale. Lo capisco, bisogna rispettare le scelte di ognuno. Andiamo avanti decisi e convinti del nostro operato. Nominerò un sostituto la prossima settimana: ho già in mente chi, lo comunicherò a tempo debito. Escluso liti o dissidi interni alla maggioranza: queste sono solo elucubrazioni che lascio ad altri».
«La notizia viene resa nota dopo ben tre settimane. Lo stesso assessore dimissionario da pochi mesi aveva ricevuto la delega ai Lavori Pubblici “tolta” al vicesindaco Anesa – commenta Stefano Chiesa della lista Obiettivo Comune -. Il tutto rende poco credibile il fatto che si tratti di un avvicendamento previsto e indolore: la giunta Maroni in tre anni ha cambiato due assessori su quattro (Fabio Franco aveva lasciato, sempre per impegni personali, nel gennaio 2011, ndr) senza contare i cambi di deleghe. Va proprio tutto così bene?».
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