Maroni scatena il popolo leghista
L'ex ministro passa il pomeriggio a postare su Facebook e se la prende con la Rosi Mauro e il suo fidanzato. Migliaia i commenti che lo incoronano a futuro capo in attesa della serata dell'orgoglio leghista a Bergamo
Una domenica non proprio tranquilla per il popolo leghista. La bacheca di Roberto Maroni su Facebook si trasforma in una piazza vociferante. Sono migliaia i commenti e ognuno esprime il suo parere e chiede a gran voce PULIZIA PULIZIA. Quasi tutti invocano il loro "Bobo" e lui non li delude.
Alle 15.30 il primo post di suo pugno, inviato attraverso uno smartphone, se la prende con il presunto amante dela Rosi Mauro. "Oddio!! Non trovo l’imperdibile "Kooly Noody". Ho solo brani minori (tipo Giuseppe Verdi e Wilson Pickett). Dove trovo il capolavoro? Aiutatemi please…"
I commenti si scatenano, e solo pochi timidamente chiedono di sapere come mai il personaggio in questione, entrato anche lui nel calderone dell’inchiesta, era stato protagonista sul palco alle manifestazioni della Lega.
Mezz’ora dopo, altro post che se la prende con un militante e ribadisce la volontà di pulizia. "Risposta al post di Luciano Soffiato che chiede ai leghisti di fare silenzio sulla merda che sta imbrattando la Lega, minacciando espulsioni: "Vanno espulsi quelli che hanno usato i soldi della Lega (e quindi dei militanti) per fini personali. Ma di cosa stiamo parlando? Il silenzio omertoso è un codice mafioso, apriamo le finestre e diamo voce ai militanti. Pulizia Pulizia Pulizia!!!"
Maroni, visto lo scatenarsi dei suoi fans, ci prende gusto e sembra voler fare un ritmo e così verso le 16 e 30 scrive "mi sono francamente rotto di Cerchi Magici e Culi Nudi!!!"
Sui cerchi magici c’è poco da commentare, ed è esplicito il riferimento a tutto l’entourage di Bossi. I culi nudi si riferiscono ancora alla canzone di Pier Mosca, l’amico della Rosi Mauro.
Il popolo leghista si leva in coro a favore del nuovo capo in pectore e usa Facebook come fosse una sezione del partito. Stefano Cavallin, di solito pacato nei suoi giudizi porta un attacco al presidente della Repubblica e al premier e nomina Bastardi dell’italianità. Ripreso in un commento successivo, cancellerà il suo scrivendo che il social network è come una piazza e non come una sezione. Sappiamo così nelle sedi leghiste si può dar dei bastardi agli italiani e a quanti hanno rubato nel suo partito.
Per Maroni è una vera ola continua. E lui nel pomeriggio scrive l’ultimo post alle 17 con sotto un poster dei barbari sognanti. "Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni" Citazione presa da Eleanor Roosevelt.
A guastargli la festa giusto un post in serata che vorrebbe aprire una riflessione. È Alessandro Vedani a scrivere: "Lo Statuto dice che se il Segretario si dimette il Consiglio Federale deve nominare un Commissario "ad acta" e convocare il Congresso entro trenta giorni dalle dimissioni. Il triunvirato Calderoli, Del Lago e Maroni oltre che essere funzionale all’ingovernabilità e’ un compromesso democristiano in palese contrasto con lo Statuto. Occorre ripartire in maniera decisa facendo pulizia ma anche rispettando le regole del gioco. La propensione a fare pasticci ultimamente raggiunge livelli stratosferici."
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