Si muove la frana sul Ticino: “E’ arretrata di 5 metri”
Sopralluogo con tecnici ed elicottero domenica mattina sul fronte dello smottamento. “Ci vorranno 60 giorni solo per intercettare le acque, con una spesa di 1,3 milioni di euro”
A Somma «è scesa dalla collina che sovrasta il Ticino così tanta terra, che un uomo alto un metro e 80 quasi riesce a toccare con la testa i fili della luce, se sale sul cumulo franato».
Utilizza questo esempio piuttosto eloquente Guido Colombo, sindaco di Somma Lombardo che ha per le mani un grattacapo non da poco: capire cosa fare dopo la voragine che si è aperta mercoledì scorso a Porto della Torre.
Questa mattina, 6 maggio, si è recato sul posto per un nuovo sopralluogo con vigili del fuoco, tecnici della protezione civile e del comune per capire cosa stia succedendo di preciso. Per meglio verificare il fronte si è levato in volo anche un elicottero del gruppo volo dei vigili del fuoco.
«Rispetto a ieri, la frana è arretrata di 5 metri – spiega il sindaco. Questo significa che sta continuando a muoversi e a mangiare terra fino a che non trova l’angolo di attrito corretto, vale a dire un punto in cui da sola si ferma».
E se continuerà a piovere? «La situazione potrebbe peggiorare perché è molto probabile che il fronte si estenda e che a valle cada altro materiale. Ripeto: siamo di fronte ad un evento ancora in corso».
Domani, lunedì, fa sapere Colombo, «vi sarà un’altra riunione tecnica in comune».
Nel frattempo brutte notizie arrivano sotto il profilo dei costi da sostenere per l’intervento di bonifica: «Solo per intercettare le acque, cioè per capire dove passano le condotte idriche, sarà necessario scavare sette metri, che in termini economici vuol dire spendere 1,3 milioni di euro per una durata di almeno 60 giorni di lavori».
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