Villa Mirabello: apre una nuova sezione museale dedicata al Risorgimento
É stato annunciato questa mattina, mercoledì 23 maggio, e vedrà numerosi cimeli risorgimentali e un dipinto del Pagliano
I Musei civici di Villa Mirabello si arricchiscono di una nuova sezione museale dedicata a Varese e il Risorgimento: uno spettacolo di parole, luci e suoni, realizzato intorno al dipinto monumentale di Eleuterio Pagliano, racconterà Lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende il 23 maggio 1859. Inoltre le sale sono arricchite da cimeli e opere d’arte concernenti quelle vicende storiche.
Venerdì 25 maggio, alle ore 18, l’allestimento sarà presentato in anteprima, con il Sindaco Attilio Fontana e l’Assessore alla Cultura Simone Longhini. «Un’installazione di altissimo livello, innovativa nel panorama nazionale, che sicuramente richiamerà molto pubblico», spiega il sindaco. Venerdì 8 giugno, sempre alle ore 18, sarà organizzato un incontro di illustrazione del nuovo percorso espositivo, con visita guidata aperta al pubblico. Da sabato 26 maggio sarà possibile visitare la sezione: il biglietto costerà solo 1 euro sino al 17 giugno!
LA NUOVA SEZIONE
Un’ala di Villa Mirabello è stata ristrutturata specificamente per creare la sezione Varese e il Risorgimento, con un percorso incentrato sul dipinto del Pagliano.
«Dopo mesi di intenso lavoro dietro le quinte – spiega l’assessore alla Cultura Simone Longhini – ho il piacere di annunciare un evento culturale di assoluto rilievo per la nostra città: l’apertura di una nuova sezione dei Musei Civici dedicata interamente al Risorgimento varesino, periodo che rappresenta una parte fondamentale nella storia della città. E’ infatti proprio a Varese che si svolse il 26 Maggio 1859 una delle battaglie più importanti della seconda delle tre guerre d’Indipendenza, che, anche grazie al sacrificio di giovani patrioti nati e vissuti nella nostra città, portarono all’Unità d’Italia. E proprio a partire dal prossimo 26 Maggio, nell’anniversario della battaglia che si svolse a Biumo, si potrà, a prezzo promozionale, vedere l’innovativo allestimento permanente – che abbina sapientemente le più avanzate tecnologie all’arte – del grande quadro del Pagliano (realizzato dagli stessi autori dell’allestimento temporaneo al Cenacolo di Leonardo da Vinci, forse il dipinto più famoso al mondo) e visitare la nuova sezione risorgimentale. Questo duplice intervento – conclude l’Assessore Longhini – permetterà inoltre di rilanciare l’immagine di Villa Mirabello, prestigiosa sede museale collocata nella splendida cornice del parco e dei giardini estensi».
L’allestimento, caratterizzato da colori ispirati alle divise dei Cacciatori delle Alpi, comprende, opere d’arte, numerosi documenti dell’epoca, divise originali e l’eccezionale collezione di armi bianche e da fuoco risalenti a quel periodo.
E SI ARRIVA AL PAGLIANO
Protagonista, il dipinto del Pagliano, che ha portato il nome di Varese alla mostra sui 150 anni dell’Unità alle Scuderie del Quirinale a Roma è valorizzato dalla performance multimediale ideata da Change Performing Arts, la stessa società che, con il regista Peter Greenaway, ha animato L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Un lavoro simile è stato realizzato sulla tela risorgimentale varesina, con proiezioni di immagini e luce che sembrano uscire e svilupparsi dallo stesso dipinto, accompagnate da una colonna sonora di musiche e suoni e con una ricca sceneggiatura originale. La ricerca delle fonti e la stesura del testo narrato si deve ai curatori della sezione risorgimentale, Daniele Cassinelli e Serena Contini. Così spiegano: «In occasione della riapertura della sezione risorgimentale l’Amministrazione ha intrapreso e completato un lavoro inedito per modernità e fascino sul dipinto di Eleuterio Pagliano, raccontando attraverso un linguaggio teatrale le vicende storiche dell’episodio rappresentato e di quei momenti tanto drammatici e significativi per il territorio varesino. Le parole proferite dal pittore e dagli altri interpreti durante l’animazione del dipinto ricalcano in maniera quasi palmare quanto riportano le fonti dell’epoca». Lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende il 23 maggio 1859 per molti aspetti rappresenta un crocevia nella vita del pittore: infatti la commissione giunse proprio alla conclusione del lungo periodo che Pagliano trascorse sotto le armi. All’indomani del compimento dell’unità nazionale, l’avvocato Giovanni Antona Traversi, commissionò all’artista un dipinto di dimensioni assai ragguardevoli, commemorativo di uno degli episodi nodali della Seconda Guerra d’Indipendenza: lo sbarco delle truppe dei Cacciatori delle Alpi guidate da Giuseppe Garibaldi a Sesto Calende, dopo avere attraversato il Ticino nella notte tra il 22 e il 23 maggio 1859. «Attorno al dipinto – spiegano i curatori – sono stati collocati numerosi cimeli risorgimentali che vanno così a ricomporre, dopo decenni, la sezione risorgimentale dei Musei Civici. Ci sono i proclami pubblicati in forma di manifesto proprio in quei giorni concitati tra il 23 e il 26 maggio, ovverosia tra lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi e la battaglia di Varese. Spicca per rilevanza storica il proclama rivolto al popolo lombardo che, con vibranti parole, Giuseppe Garibaldi pronunciò a Sesto Calende all’alba del 23 maggio. Oltre i manifesti, sono in mostra una selezione di divise dell’epoca e la collezione di armi bianche e da fuoco impiegate nel 1859. Ad anni successivi risalgono le imponenti sculture raffiguranti Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II che aprono il percorso risorgimentale in maniera scenografica. In questo modo anche il dipinto di Eleuterio Pagliano, noto più che altro per la sua folgorante capacità di ritrattista di ambito verista, oltre che per le sue scene di genere venate di nostalgie settecentesche, assume un aspetto nuovo e più compiuto grazie alla migliore comprensione di quel capolavoro nel genere della pittura di storia che è Lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende il 23 maggio 1859».
LA SCENEGGIATURA
Il quadro si anima con otto scene accompagnate da musica: nella sala e sul dipinto scendono le luci, il proiettore illumina il quadro e parla proprio Pagliano, raccontando la sua storia a partire dal nome Eleuterio. La sua vita, le sue idee prendono forma. Intervengono i committenti del quadro, Giovanni Antona Traversi e Claudia Grismondi Secco Suardo. Poi inizia il racconto del lavoro “Ci impiegai ben quattro anni, per imprimere sulla tela la memoria degli eventi” e la voce del Pagliano arriva sul luogo del dipinto, con lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende, tra notti ed albe, tra penombra e pioggia e violenti acquazzoni. C’è Garibaldi che prende la parola e recita il proclama: le persone si zittiscono a vicenda…La marcia arriva a Varese: compare la folla con le torce. Il dipinto, coperto dalla pioggia, è illuminato da luci rossastre come di fuoco. Colpi di cannone a ancora Garibaldi: soldati sopraggiungono gridando “Il nemico si ritira!: ecco rumori di cavallo e poi grida. Il dipinto, nella scena 6 diventa pieno. Nella sette, Garibaldi ringrazia il Pagliano per le fotografie del “Vostro bellissimo quadro”. Ora il quadro è completo: sulla fotografia uno ad uno tutti i personaggi vengono dipinti. Sulle note dell’Inno di Garibaldi, Pagliano cita uno per uno i nomi dei personaggi presenti sul quadro. Il finale… è da vedere.
LA MOSTRA PAGINE DI STORIA
A corredo dell’evento permanente, fino al 4 novembre, è allestita la mostra documentaria “Pagine di storia – Le fonti sullo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende del 23 maggio 1859 e sulla battaglia di Varese del 26
maggio 1859”. La rassegna presenta le fonti storiche da cui si è attinto, fotografie, documenti, lettere, minute e proclami, sempre a cura di Serena Contini e Daniele Cassinelli.
INFO
Il Comune ha realizzato un investimento importante, 150 mila euro complessivi (sia per la struttura sia per l’evento) di cui 68.254 di contributo regionale. Da sabato 26 maggio al 17 giugno l’ingresso alla sezione costerà 1 euro: la videoproiezione ha una durata di 30 minuti, ed è disponibile ogni ora sino alle ore 17. Dopo il 17 giugno, l’ingresso sarà di 4 euro, comprensivo dell’intera visita al Museo.
SEDE
Museo Civico di Villa Mirabello
Piazza della Motta, 4
telefono 0332/255485
ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
da martedì a domenica, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Chiuso il lunedì (tranne il lunedì dell’Angelo), inoltre chiusura nei giorni: 1 gennaio, Santa Pasqua, 1 maggio, 1 novembre, 25 dicembre, 24 e 31 dicembre al pomeriggio.
Servizi offerti: visite guidate, bookshop; è in funzione bar-caffetteria
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