Molinari (Pd). “Il caso Clerici è imbarazzante per il Pdl”
Il segretario cittadino dei Democratici osserva che dentro il partito di maggioranza c'è stata polemica ma nessun provvedimento contro l'assessore che inneggia ad Assad
Gent.le Direttore,
ho letto con un po’ di colpevole ritardo le dure parole dell’amico Roberto Puricelli, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, espresse verso il suo collega di partito e assessore della Giunta Fontana, Stefano Clerici.
Devo dire che capisco il dolore di Puricelli quando scrive “mi fa male pensare di vedere un’aquila costretta a vivere in una gabbia di colombi!!!”, così come capisco il suo disagio nel dover prendere atto delle continue prese di posizione dell’Assessore avversate però dai vertici del suo partito ( il PdL ).
Espressa così la giusta solidarietà al Presidente del Consiglio Comunale di Varese rimango però ancora perplesso.
Nell’ultimo consiglio comunale, quello del 24 luglio scorso per intenderci, al di là delle giuste proteste dell’opposizione, si è assistito alla, di fatto, censura di Clerici da parte del capogruppo del PdL, censura che va a sommarsi alla precedente già espressa dalla coordinatrice provinciale del suo partito Laura Comi e alla presa di distanza, sia pur blandamente presentata, anche da parte della Lega, altro partito che, se non ricordo male, fa ancora parte della maggioranza di centrodestra che governa Varese.
Bene, sono trascorsi alcuni giorni e non si è vista nessuna presa d’atto consequenziale da parte dell’Assessore Clerici a questo stato di manifesta sfiducia nei suoi confronti da parte sia del suo partito sia della sua maggioranza e fatto ancora più eclatante, non si è verificato nessun passo pubblico da parte del Sindaco.
Dunque permane lo stato d’imbarazzo. Un imbarazzo che riguarda certamente il PdL, ma soprattutto chi ha provveduto a rilasciare deleghe amministrative e quindi a mantenere un rapporto fiduciario che prosegue comunque malgrado le continue dichiarazioni pubbliche che definire sopra le righe è solo un eufemismo.
Sinceramente, a questo punto, non vorrei aggiungere altro dolore a quello fin qui già patito dal pur bravo Presidente Puricelli aggiungendogli anche la preoccupazione per il futuro di una amministrazione che parrebbe banalmente “ostaggio” di “un’aquila costretta a vivere in una gabbia di colombi!!!”.
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