“Andare con Milano? Per alcuni Comuni sarebbe meglio”

Il coordinamento IdV per l'Area Sud della Provincia ragiona sul tema "caldo" della futura divisione amministrativa. E rimette in discussione i legami amministrativi attuali

Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento IdV Area Sud Provincia Di Varese sul dibattito del futuro delle Province

Il proliferare delle province è l’ennesima dimostrazione dell’irresponsabilità della classe politica la quale non si è mai preoccupata del costo conseguente per il paese ma solo della propria visibilità al fine di ottenere consenso attraverso la creazione di posti di lavoro che poco servivano ai cittadini anche se su di loro poi sarebbero gravati i relativi costi.
Oggi ci troviamo con l’assurdità di province, a livello nazionale, di dimensioni enormemente diverse, dimensioni che vanno dai 57mila abitanti agli oltre quattro milioni e con un numero di comuni dai sei di Trieste ai 250 di Cuneo.
Uguali però, debbono essere i servizi che le province debbono erogare, indipendentemente dal numero di abitanti e dal numero di Comuni facenti parte. Stante queste grandi differenze è ovvio che se i servizi da erogare debbono essere gli stessi ne conseguirà che i costi o la qualità saranno, per forza di cose, diverse.
Basti pensare alla struttura politica ed amministrativa di una Provincia con soli sei Comuni.

Quattro livelli politici di gestione: il Governo centrale, la Regione, la Provincia ed il Comune ed ognuno con i propri costi della politica, i suoi presidenti, consiglieri, ecc.
Ne consegue un’eccessiva dispersione dei poteri decisionali che rendono lenta la macchina amministrativa.
Ma i costi non sono solo lì: vi sono poi enti e funzioni legati alle province quali, ad esempio, le Prefetture, le ASL, la giustizia, le scuole, ecc.

Bene ha fatto questo Governo nel concretizzare  quanto l’IDV dice da sempre, decidendo di intervenire non solo per un problema amministrativo ed organizzativo ma anche di tipo tecnologico in quanto web e computer hanno drasticamente ridotto le distanze ed avrebbero dovuto portare ad una riduzione delle province e non ad un loro aumento.

Ora alcune città si sono poste il problema di esercitare un loro diritto ed esprimere un parere, previsto per legge, sulla preferenza di accorpamento ad una Provincia piuttosto che ad un’altra. E’ il caso, ad esempio, di alcune città del sud della Provincia di Varese, città che dal punto di vista pratico orbitano maggiormente su Milano piuttosto che su Varese. Parliamo di Saronno, Caronno, Busto, Gallarate, Cassano, Cardano, Samarate  ed altre.

Per Milano è prevista la costituzione della Città metropolitana alla quale alcuni Enti locali potrebbero fare richiesta di adesione.
Il percorso stabilito dal Governo è estremamente breve e questo potrebbe essere un fatto positivo poiché mira a realizzare il cambiamento, promesso a parole da tanti Governi passati, prima che ritornino i vecchi parolai della politica.

E qui nasce il problema poiché gli Enti locali potrebbero esprimere un proprio orientamento in materia ma il percorso da seguire non è stato preceduto da un’analisi delle conseguenze pratiche, un percorso che avrebbe dovuto essere fatto con più calma ed un maggior approfondimento.
Gli Enti locali, e prima ancora i cittadini, non sono stati opportunamente informati al fine di poter esprimere una preferenza con cognizione di causa.
Alcuni consiglieri comunali hanno proposto un referendum prima che il proprio Comune esprima una preferenza.
Questi stessi consiglieri non sanno che l’Ente locale deve esprimere un orientamento al Consiglio delle autonomie locali (CAL), entro i primi di ottobre p.v., il quale lo riporterà poi alla Regione.
Il CAL  è un organo previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana che, all’art. 123, impegna le Regioni a prevederne l’istituzione nel proprio Statuto regionale. Esso è composto dai rappresentanti degli enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane). Ha funzioni consultive ed è finalizzato al coordinamento fra la Regione e il suo sistema di enti locali.
Non c’è quindi tempo né per approfondire l’argomento da parte dei cittadini né per un referendum.

Ma se il Governo ha ritenuto che un processo più approfondito non fosse necessario, o perlomeno che l’urgenza del provvedimento fosse superiore, allora è come dire che non possiamo perdere tempo e fare troppi ragionamenti. I Comuni, ed i cittadini, debbono esprimere un parere di pelle in base a come e quanto e come l’attuale struttura provinciale è stata percepita.

Nel caso di diversi Comuni, del sud del varesotto, è evidente che la percezione generalizzata è che i residenti orbitano prevalentemente nell’area di influenza di Milano soprattutto per quanto attiene il lavoro, la cultura e la mobilità in genere. A Varese è pure scomodo arrivarci e magari molti cittadini, del sud del varesotto, non ci sono nemmeno mai andati se non per rinnovare il passaporto.

Se sino ad ora Varese è stata così lontana allora la scelta di adesione alla città metropolitana di Milano ci porterà maggiori benefici poiché verso Milano, ogni giorno, si muovono migliaia di cittadini che potranno fa sentire la loro voce poiché parte della stessa area metropolitana e quindi della stessa amministrazione e non più appartenenti ad altra Provincia.

Per questo motivo l’Italia dei Valori per i Comuni che partono da Cassano Magnago per arrivare a Saronno ritiene che la scelta di adesione alla città metropolitana di Milano sia quella preferibile nell’interesse dei cittadini: forse di minore interesse per i politici che si sentivano attori, in una realtà più piccola, e che ora temono di diventare comparse. Starà a loro dimostrare di non essere comparse e diventare attori in una realtà più stimolante dove, speriamo, conti maggiormente la meritocrazia di quello che sapranno fare.

Un detto anglosassone recita “Changes are chances” ovverosia “I cambiamenti sono opportunità”: sta avvenendo una grande trasformazione che purtroppo l’insipienza di governi precedenti non ha saputo governare e che ora è diventata non più rimandabile.

IDV Area Sud Provincia Di Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2012
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