I lavoratori del Mia: “Ora non dormirete per il rimorso”
Si sono presentati in 20 sotto il loro locale, chiuso da un sequestro della magistratura, andando sotto casa di una vicina per cercare di parlarle e di spiegarle le loro ragioni. Ma il momento di confronto non è andato come i dipendenti speravano.
Anche se il loro locale è sotto sequestro da mercoledì scorso, ieri sera i lavoratori del Mia Beach si sono ritrovati lo stesso davanti alla struttura in cui hanno prestato servizio per tutta l’estate per protestare. “Prima non dormivi per il rumore, ora non dormi per il rimorso?”, hanno scritto su un lungo striscione appeso all’ingresso del locale. Destinataria del messaggio era una residente della zona, indicata dai ragazzi come la causa della loro serrata. «Avremmo voluto parlarle prima di procedere per vie legali -spiega uno dei barman- ma purtroppo la Signora ha preferito seguire altre strade». E quindi, con lo stop forzato alla stagione, i dipendenti hanno pensato di cogliere l’occasione per un momento di confronto. In una ventina si sono quindi presentati sotto casa della vicina, suonando al suo citofono ma non ottenendo alcuna risposta. Risultato? L’arrivo di due volanti della Polizia, ragazzi identificati e poi tutti a casa.
-Tutte le notizie sulla chiusura del Mia Beach-
Il rimorso che dovrebbe provare la vicina
dovrebbe essere motivato dal fatto che da oggi i 40 lavoratori non avranno più uno stipendio, ma la scelta di condurre la battaglia in questi toni è stata criticata anche da diversi dipendenti, la maggior parte dei quali è composta da studenti universitari che hanno scelto di lavorare per raccogliere qualche soldo (nella foto: lo striscione ancora presente sabato mattina). «Qui dovremmo iniziare un discorso sulla funzione sociale di locali come il nostro -arringa un dipendente del Mia- perchè il nostro locale era una valida alternativa a Milano che permetteva ai ragazzi di divertirsi senza poi rischiare vita e patente mettendosi alla guida».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Cattivik su Per dieci giorni a Varese chiusa via Ca' Bassa, la strada tra via Peschiera e Cantello
GrandeFratello su Massimo Da Rin a 360 gradi: "Serve più cinismo sotto porta e con l'uomo in più. Lavoriamo su tanti aspetti per migliorare"
principe.rosso su L’estrema destra in piazza a Gallarate contro l’immigrazione: “Gallarate è nostra e ci appartiene”
Felice su Urbanistica e PGT, nuovo scontro tra Police e la Maggioranza sul nuovo supermercato a Cassano Magnago
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città














Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.