Villa Mylius, auditorium nel parco. Marchesi forse ci ripensa
Spunta un'ipotesi alternativa per salvare il progetto. Senza una sala espositiva e musicale lo chef non vuole andare avanti, ma il sindaco ha proposto alla Soprintenza di realizzarla all'esterno
Spunta una clamorosa alternativa per salvare il progetto dell’accademia del gusto a Varese, l’ambiziosa impresa a cui era stato chiamato il grande chef Gualtiero Marchesi e che prevedeva un centro artistico ed espositivo nel parco comunale di Villa Mylius. Il gruppo Marchesi aveva infatti deciso di prendere in gestione la villa e di ristrutturarla a proprie spese. Ma il niet lanciato dalla soprintendenza dei beni culturali di Milano a una serie di cambiamenti strutturali ha bloccato l’iniziativa. Tanto che ad agosto il vicesindaco Carlo Baroni ha dichiarato che l’operazione sembrava essere sfumata seppure Marchesi non abbia mai formalmente rinunciato.
Il sindaco Attilio Fontana sta però tentando una strada alternativa. Nei prossimi giorni, il primo cittadino e l’amministratore delegato dell’azienda di Marchesi, Enrico Dandolo, si recheranno alla Soprintendenza. Il cuore del problema è la realizzazione di un auditorium, che Marchesi voleva costruire a monte della villa, per ricavare circa 400 posti in vista di concerti e convention. I beni culturali lo vietano. Attilio Fontana ha però proposto alla società di realizzare l’auditorium all’interno del parco, in una zona meno invasiva, dove probabilmente costerebbe meno. Ma soprattutto, con questa soluzione, si potrebbe aggirare il divieto dei beni culturali, che non hanno consentito una trasformazione interna delle stanze della villa.
Secondo il comune, l’auditorium esterno avrebbe molti pregi. Tra gli altri anche quello di dotare la città, per la prima volta, di una sala che potrebbe essere specificamente dedicata alla musica. Occorre tuttavia valutare la compatibilità con la bellezza del parco stesso. E se una costruzione al suo interno sia accettabile da chi tutela il paesaggio e la coerenza storica del manufatto. Fontana ne ha parlato con Dandolo, il quale ha manifestato disponibilità a considerare la soluzione. Ora tutto sta nel cercare di convincere la Soprintendenza ad accettare questo progetto.
Com’è noto, l’amministrazione comunale ha avuto una seconda richiesta da un’altra importante realtà per utilizzare villa Mylius: non è esclusa una concomitanza.
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