Salvi i posti di lavoro, si torna a lavorare nel tunnel di Gazzada
La ItalTunnel verso il fallimento ma l'accordo tra Pedelombarda e i sindacati permetterà ai lavoratori di ottenere parte degli stipendi arretrati e la sicurezza del riassorbimento. Nossa: "Serve maggior controllo nei sub-appalti"
E’ stato siglato nelle prime ore del pomeriggio di oggi, lunedì, l’accordo che consentirà l’immediata ripresa dei lavori di Pedemontana al cantiere di Lozza dopo il blocco imposto dai lavoratori della ItalTunnel, società che sta eseguendo i lavori per il tunnel tra Gazzada e Lozza. Durante la riunione, protrattasi per oltre 5 ore al campo base di Turate, si è trovata la soluzione per i 70 dipendenti della ditta in sciopero da alcuni giorni a causa del mancato pagamento degli stipendi da parte della loro azienda.
All’incontro erano presenti i vertici di Pedemontana e Pedelombarda, le rappresentanze sindacali (tra cui Flavio Nossa per Fillea-Cgil, Antonio Massafra per Feneal-Uil, Salvatore della Rocca e Terenzio Crespi per Filca Cisl) e i dirigenti di Cal e Impregilo. L’accordo prevede che Pededelombarda, a fronte della ripresa immediata delle lavorazioni, si impegni a erogare direttamente ai dipendenti di Italtunnel un anticipo in due tranches di 1.500 euro per ciascun lavoratore. Nel frattempo le parti si attiveranno per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali del personale Italtunnel all’interno del cantiere, compatibilmente con le esigenze produttive.
Un risultato importante che permette la piena ripresa dei lavori in un punto estremamente delicato del cantiere, in cui si stanno svolgendo lavorazioni di particolare complessità. Soddisfazione espressa dall’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo che già sabato mattina si era mobilitato per individuare una soluzione durante un incontro riservato al cantiere di Lozza con sindacati e Pedelombarda e che oggi a Turate ha contribuito a trovare un accordo tra le parti. «L’accordo permette di riprendere immediatamente i lavori e questo è un risultato importante – ha commentato Cattaneo –. Ancora una volta, attraverso il dialogo e il confronto tra le parti è stato possibile individuare una soluzione che tenesse conto sia del proseguimento dell’opera che dei legittimi interessi dei lavoratori». Soddisfatto anche Flavio Nossa della Fillea-Cgil: «L’accordo ci soddisfa perchè ci è stato assicurato che i lavoratori Italtunnel, in caso di fallimento dell’azienda, verranno assorbiti da Pedelombarda – spiega – siamo però legittimamente preoccupati per quanto accaduto e per l’allentamento del controllo sui subappalti».
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