L’ex-agente mobbizzato: “Ecco perchè chiedo i danni”
Andrea Collauto spiega perchè chiede 280 mila euro al Comune per mobbing. Insieme al collega Sartorato subì un processo dopo la denuncia del loro comandante di allora, Alessandro Casale, che finì con l'assoluzione
Andrea Collauto è stato agente della Polizia Locale di Busto Arsizio dal ’97 al 2008. L’ultimo giorno di lavoro lo passò in pronto soccorso, prima di firmare la lettera con la quale chiedeva la mobilità interna all’amministrazione comunale: «Non ce la facevo più a sopportare le ingiustizie alle quali mi sottoponeva l’allora comandante Alessandro Casale e, preso dallo sconforto, accettai la proposta del sindaco per trasferirmi all’ufficio elettorale». Sono queste le parole di Collauto, oggi, dopo aver depositato tramite il suo legale Carlo Alberto Cova, la richiesta di risarcimento danni per 280 mila euro.
Ad appoggiare la sua lotta il sindacato USb, guidato da Fausto Sartorato, collega di Collauto anche nella sofferenza di vedersi accusare dalla magistratura di omissione di atti d’ufficio: «Un processo intentato sulla base della denuncia dell’allora comandante – spiegano – ma che ci ha visti uscire vincitori perchè innocenti». Ora, almeno per Collauto che soffrì maggiormente per il trattamento che avrebbe subito dal suo superiore oggi a Monza, è il momento delle richieste di danni all’amministrazione comunale e, indirettamente, a Casale: «Andrò fino in fondo – prosegue Collauto – avviando una causa civile per aver perso anni di indennità e per aver subito un danno biologico e morale. In Italia è difficile provare il mobbing ma di questo si tratta».
Fausto Sartorato lo appoggia: «E una causa assurda che Casale, e anche l’amministrazione, hanno voluto a tutti i costi. Nel dicembre 2007 tentammo la conciliazione per mobbing e l’amministrazione era stata avvisata già allora, ma decise di stare col comandante – racconta Sartorato che prosegue – non vorrei che adesso arrivassero vendette trasversali. Questo è un messaggio al sindaco Farioli che sapeva del comportamento di Casale e se n’è lavato le mani. Collauto era distrutto ed è stato costretto alla lettera di mobilita interna». Il legale ha prodotto una documentazione approfondita, di almeno 70 pagine nelle quale si spiega perchè si è arrivati a chiedere questa cifra.
Si parla di discredito, demansionamento, sanzioni minacciate, sovraccarico di lavoro, ipervigilanza che hanno portato ad un danno biologico pari a 146 mila euro, postumi permanenti quantificabili in 36 mila euro e un dano morale soggettivo di 100 mila euro: «Anche in questo caso – concludono Sartorato e Collauto – abbiamo mandato una raccomandata a Casale e al Comune per una transazione che avrebbe chiuso il tutto senza cause civili. Si chiedeva il rientro in Polizia Locale (gia rifiutata due volte, in passato) e un risarcimento ma sono state giudicate non ammissibili. La palla passa alle aule di tribunale.
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