La caviglia gonfia di Polonara preoccupa Vitucci

L’unica ombra sulla bella vittoria della Cimberio nel derby con l’Armani Milano è la caviglia gonfia di Achille Polonara che è già in ospedale per accertamenti. Non c’è frattura e si presume uno stop di un paio di settimane a causa di una distorsione. «Polonara è un giocatore che non possiamo sostituire nemmeno con il mercato» dice uno sconsolato Frank Vitucci in sala stampa.
Sulla prestazione della squadra contro l’Armani Milano, il coach della Cimberio esprime grande soddisfazione. «Un primo tempo eccellente sia in attacco che in difesa, una partita dura perché venivamo da Montegranaro che a me non era piaciuta, al di là della sconfitta. Una partita così dà sounto ai giocatori per essere motivati e attenti e perché l’avversario è di grande prestigio, sono cose che contano. E’ stata una partita giocata bene nella prima parte, un match deciso e decisivo giocato con grande personalità. Il secondo tempo non è stato altrettanto altrimenti saremmo dei mostri e comunque mi è piaciuto come la squadra ha controllato i ritmi e la gestione dell’energia. L’ennesima grande prova dei miei».

Sergio Scariolo, coach di Milano, analizza i due volti della gara della sua squadra, ma prima dà il giusto tributo agli avversari: «Sono i migliori, bisogna riconoscerlo».
L’Armani ha tenuto bene per una buona metà del primo e del secondo quarto, ma ha pagato a caro prezzo due sbandamenti negli ultimi 5 minuti delle prime due frazioni. «Il primo – spiega Scariolo – è coinciso con l’uscita di scena di Landford per fallo tecnico, nel secondo abbiamo chiuso con un parziale di 20 punti, che ha aperto una breccia mai colmata. Noi non dobbiamo far dipendere la nostra capacità difensiva individuale dal successo offensivo, devi essere pronto a difendere anche se non le cose non vanno bene in attacco. In attacco non siamo andati male, a parte la bassa percentuale da tre, purtroppo è stato dietro e gli sbandamenti in difesa che abbiamo pagato e che non ci hanno dato energia sufficiente per riaprire la partita. Abbiamo delle carenze difensive evidenti dal punto di vista individuale che dobbiamo compensare con uno sforzo collettivo».