“Il Governo merita incoraggiamento, ma non si risolvono i problemi con piccoli aggiustamenti”
L'Ultima riunione della Giunta Univa prima della pausa estiva ha valutato i primi provvedimenti adottati dal nuovo Governo sul fronte dell'economia: le parole del presidente Brugnoli
L’ultima riunione della Giunta dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese prima della pausa estiva è stata l’occasione per fare una valutazione dei primi provvedimenti adottati dal nuovo Governo sul fronte dell’economia.
Il Presidente Giovanni Brugnoli ha commentato le misure introdotte nel decreto-legge "Fare" dicendo che «Seppure le norme singolarmente considerate non abbiano una portata dirompente, si tratta comunque di un buon inizio, di una terapia per ridare energia e fiducia alle imprese. Ad un primo esame i provvedimenti rivolti al sistema industriale sono nel complesso apprezzabili in quanto intervengono sull’emergenza credito, sugli investimenti, sugli oneri burocratici e sulla giustizia. Diverse misure richiedono però successivi interventi attuativi, che vanno adottati senza indugi, mentre altre, come le semplificazioni fiscali, devono essere rafforzate. In particolare la responsabilità solidale fiscale, una norma inefficace ai fini antievasione e dannosa per le imprese, deve essere esclusa per tutte le imposte e non solo per l’IVA».
Apprezzabile, secondo il presidente, anche l’intervento «Teso a ridimensionare il fin troppo facile ricorso al concordato di continuità, la cui estensione negli ultimi tempi rischiava di determinare una situazione alterata nella concorrenza sul mercato. Mancano invece misure di rilancio della ricerca privata, a fronte di un intervento di sostegno di quella pubblica e di semplificazione sul versante dell’amministrazione e gestione dei bandi di ricerca per le imprese e dei relativi tempi di pagamento oggi lunghissimi».
«Se vuole dare un’effettiva scossa al Paese – ha avvertito però Giovanni Brugnoli – il Governo deve promuovere ora l’immediata riduzione del cuneo fiscale per aumentare l’occupazione e riallineare rapidamente la competitività». Allo stesso modo, le imprese si attendono dal Consiglio dei Ministri di oggi un secondo provvedimento che renda meno restrittive le norme della legge Fornero in materia di contratti a termine. L’azione del Governo «Merita dunque incoraggiamento, senza nascondersi tuttavia il fatto che i piccoli aggiustamenti non risolvono i problemi».
Le risorse disponibili per auspicabili interventi di maggiore efficacia, si sa, sono molto scarse e per poter immaginare di avere uno spazio di manovra più ampio «La strada maestra da seguire – ha ribadito il Presidente degli industriali varesini – è sempre quella del taglio alla spesa pubblica improduttiva. Su questo fronte, si è però ancora in attesa di vedere affrontati in maniera concludente i problemi del costo della macchina dello Stato, vuoi con il già preconizzato riordino delle Province, vuoi con i costi della politica e, dopo aver tagliato le prebende agli enti locali, con un analogo ridimensionamento dei costi dei ministeri».
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