Scassinatori e complici nella rete dei carabinieri
Perquisizioni all'alba a Ferrera e Varese, in 4 appartamento. 2 fermi per ricettazione e 4 denunce. Gli oggetti rubati saranno restituiti
I carabinieri di Luino e Cuvio hanno fermato due albanesi che avevano in casa della refurtiva. I due uomini, senza permesso di soggiorno, sono stati perquisiti all’alba in una casa di Ferrera, e avevano in particolare un orologio “Lorenz” che era stato rubato in una abitazione di Rancio Valcuvia e una serie di genere alimentari, tra cui liquori e salami, trafugati o il 30 aprile o il 29 maggio, quando un locale di Masciago Primo chiamato “La fenice” ha subito delle incursioni. Il fermo è stato convalidato in ordine al reato di ricettazione, mentre per quanto riguarda l’accusa che i due siano gli autori materiali dl furto per ora si preferisce usare prudenza. Tuttavia, l’operazione di recupero della refurtiva, che sarà presto restituita, nasconde un giro più ampio, e che potrebbe essere una sorta di alleanza tra malviventi dell’est Europa, responsabili sia di furti in abitazione che in esercizi pubblici nell’area tra Luino e Varese nelle scorse settimane, con complicità anche a Varese. Il sospetto nasce dai controlli dei carabinieri della scorsa notte, che hanno portato anche alla denuncia di 4 persone un minore affidato a un istituto correttivo.
Una vettura del radiomobile di Luino aveva infatti fermato una Citroen Saxo con tre albanesi a bordo: nel bagagliaio c’erano attrezzi da lavoro che sono risultati rubati a Rancio Valcuvia la sera prima. I carabinieri quindi, con 18 uomini e 9 mezzi, hanno fatto scattare una serie di perquisizioni in quattro abitazioni tra cui degli appartamenti a Varese in via Valverde, via Walder, via Isonzo. Il conducente dell’auto fermata nella notte, denunciato a piede libero, nella sua abitazione di via Valverde a Varese aveva una bicicletta rubata a Rancio Valcuvia, attrezzi da lavoro e capi di abbigliamento di probabile provenienza furtiva.
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