Egitto, la situazione calda non ferma i turisti di casa nostra

L’Egitto sta vivendo un altro tormentato momento della sua storia. Il colpo di stato militare che ha destituito il presidente Morsi non ha placato le proteste della piazza e le manifestazioni a tratti violente e sanguinose in numerose città. Ma Egitto per moltissimi italiani vuol dire anche vacanza e mare, al sole delle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein). Come comportarsi in una situazione “calda” come questa? Ci vuole innanzitutto calma e sangue freddo prima di prendere una decisione.

Le località sopra citate sono lontane centinaia di chilometri dalle zone di crisi (almeno quelle sul mar Rosso) e al momento non sono state prese decisioni ufficiali dal Ministero degli Esteri. Sul sito ufficiale per chi viaggia, viaggiaresicuri.it, la situazione egiziana è definita «estremamente fluida. Si invita a continuare a seguire attentamente gli sviluppi della situazione e di evitare o di limitare al massimo gli spostamenti nelle aree interessate, mantenendosi tassativamente a distanza da ogni tipo di assembramento. Si sconsigliano i viaggi  nel Paese con destinazioni diverse dai resorts situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein), dove al momento non si registrano elementi di criticità, anche se, in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese. Si suggerisce fortemente  di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città. Si registra dunque un clima di instabilità e turbolenza di cui ogni connazionale deve essere consapevole: appare pertanto opportuno limitare al massimo, in tutto il Paese, gli spostamenti all’esterno dei villaggi turistici, evitare escursioni nel deserto, specie quelle con destinazioni più lontane, ed evitare lunghi spostamenti per via terrestre (privilegiando, ove possibile, il mezzo aereo, specie da/per la Capitale).  Si raccomanda inoltre di affidarsi a Tour Operators in grado di assicurare ottimali cornici di sicurezza, evitando viaggi singoli e/o organizzati da agenzie od operatori non certificati».

Nelle agenzie viaggio del nostro territorio, che ogni estate mandano centinaia di viaggiatori in vacanza sulle coste egiziane, la situazione è complessa, ma sotto controllo. Non sono molte le cancellazioni, a fronte di una pioggia di richieste: «L’Egitto fa circa il 30% del nostro mercato – spiegano Massimo Colombo e Stefano Barbazza dell’agenzia Bluvacanze del Centro Commerciale Belforte di Varese -. Le agenzie e i tour operator una volta sottoscritto il contratto, non possono cambiare la destinazione o il periodo se non a fronte di una penale (salata) a carico del viaggiatore. Tutto cambierebbe in caso di una comunicazione ufficiale della Farnesina che bloccasse i voli da e per l’Egitto, che però al momento non è all’orizzonte. Noi abbiamo sentito clienti che sono in Egitto in questo momento e altri che ci sono stati da pochi giorni: non hanno avuto problemi nè sentori di pericoli o allarmi. Abbiamo avuto una sola cancellazione a fronte di circa 90 coppie partite nelle ultime settimane. Negli ultimi giorni, con le notizie un po’ meno allarmanti e non più sulle prime pagine di giornali e telegiornali, abbiamo anche ricominciato a vendere mete in Egitto». Stesso ragionamento fanno i responsabili delle agenzie Travel Again ed Effeci di Busto Arsizio: «Poche cancellazioni, il mare è sicuro e consigliamo di andarci senza problemi». I consigli anche da chi lavora nel settore sono pochi e chiari: informarsi prima di partire e non abbandonare le strutture dove si alloggia (villaggi o resort).