E la stagione del Condominio? Al via a novembre
Tempi lunghi ed errori burocratici hanno rallentato l'avvio della nuova stagione, affidata ancora ad Albachiara. La situazione sembra sbloccata e la stagione dovrebbe partire
È stato uno dei temi polemici dell’estate politica, tra maggioranza e opposizione (soprattutto di marca PdL). Parliamo del destino dei teatri comunali di Gallarate, ma in particolare del Teatro Condominio, la struttura più prestigiosa, capiente e soprattutto dedicata – nel disegno dell’amministrazione comunale – alla vera e propria stagione teatrale pubblica. Tempi lunghi della burocrazia, incertezze di bilancio (ma Gallarate l’ha approvato a luglio, prima di altri Comuni paralizzati allo stesso modo dalle incognite del governo centrale) e anche un errore nell’iter burocratico hanno di fatto reso impossibile, fino ad oggi, l’affidamento del teatro di via Sironi alla società già individuata, quell’Albachiara che ha già gestito la storica sala nei due anni passati. Inevitabile chiedere di fare un punto della situazione, nel giorno in cui diversi teatri locali (il Delle Arti, ma anche l’Auditorio di Cassano) presentano le loro stagioni: «Tra pochi giorni ci sarà la consegna delle chiavi ad Albachiara», assicura oggi l’assessore alla cultura Sebastiano Nicosia. Anche se Albachiara è il gestore uscente, la procedura burocratica ha comunque i suoi tempi: «è come se si chiudesse un contratto e se ne aprisse un’altro», dice Nicosia, «con tanto di inventario che deve essere fatto alla riconsegna del teatro».
I tempi così lunghi e il fatto di essere arrivati fino a settembre senza certezze sui tempi hanno suscitato più di un legittimo dubbio: si riuscirà ad allestire una stagione? Per ora sembra che sia fissata la data d’inizio: «partirà a novembre», dice ancora Nicosia. Avrà una ventina di spettacoli, probabilmente con diverse sere di cabaret e comicità, ma anche con gli immancabili Legnanesi. Quale sarà il programma completo, si vedrà.
Accanto al Condominio, poi, c’è anche il Teatro del Popolo, l’altra più piccola sala per cui è confermata una vocazione più legata al teatro amatoriale e alle realtà artistiche e culturali locali. In Comune confermano di avere contatti con associazioni interessate alla gestione e che da qui partirebbe il percorso per l’affidamento (che prevederà momenti riservati alle attività promosse direttamente dall’amministrazione comunale).
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