Reti ecologiche e contratti di rete con Upel
Il risultato dell’incontro operativo organizzato da Upel nella sede di via Como a Varese al quale hanno partecipato amministratori e tecnici rappresentanti di diversi comuni
Le reti ecologiche che attraversano la provincia di Varese passando per il territorio di ben 53 comuni, compreso il fondamentale collegamento tra il parco Campo dei Fiori e il parco del Ticino, si possono tutelare nonostante le importanti difficoltà normative. Ora gran parte dei Comuni interessati hanno dato la disponibilità a recepire quanto indicato dalla Provincia impegnandosi formalmente con la sottoscrizione di un Contratto di Rete in mancanza, per il momento, di prescrizioni valide per soggetti sia pubblici che privati.
E’ questo in estrema sintesi il risultato dell’incontro operativo organizzato da Upel nella sede di via Como a Varese al quale hanno partecipato amministratori e tecnici rappresentanti di diversi comuni comprendenti aree sensibili, e, in qualità di relatori, Giuseppe Barra, presidente del Parco Campo dei Fiori e membro del direttivo Upel, Silvio Landonio, dirigente e architetto della Provincia di Varese, Roberto Pozzi, architetto impegnato nella redazione di diversi Piani di governo del territorio nei comuni della provincia, Andre Soncini, avvocato esperto in diritto amministrativo.
La difficoltà principale che gli enti locali si trovano ad affrontare sta nel fatto che la cartografia predisposta a marzo da Villa Recalcati e contenente la salvaguardia dei corridoi ecologici in particolare attraverso la presentazione della Valutazione di impatto ambientale in caso di interventi urbanistici in zone sensibili, non è ancora stata inserita nel PCTP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale); finché non sarà approvata la variante al Piano tale contenuto non avrà valore prescrittivo, e questo in mancanza di una normativa nazionale che imponga la procedura di Via.
Per ovviare al problema, salvaguardando dunque i varchi ecologici e le aree di passaggio nell’ambito di interventi edilizi e di programmazione urbanistica, i Comuni possono sottoscrivere volontariamente il Contratto di Rete in accordo con la Provincia come proposto e sostenuto da Upel. In sostanza, gli enti locali si impegnano a concordare la propria gestione del territorio prevedendo il passaggio dei corridoi ecologici anche in mancanza di un obbligo specifico. L’adesione delle amministrazioni è volontaria.
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