Lega spaccata, tra Galimberti e Vedani volano gli stracci
In Consiglio comunale si votava per la decadenza dell'ex senatore, scontro tra i due: "In questo comune atti illegittimi". Il sindaco: "Se queste sono le accuse querelo"
«Non è più possibile affrontare i problemi, sono rimaste soltanto rivalità, veleni e cattiverie», a pronunciare queste parole è il consigliere di maggioranza Enrico Mario Bistoletti prima di lasciare la seduta di Consiglio che tra gli ordini del giorno riportava, niente di meno, la votazione per la decadenza del consigliere Alessandro Vedani, ex sindaco di Buguggiate, ex senatore della repubblica e uomo forte della Lega Nord.
A determinare la circostanza è stato l’appello ad un tecnicismo dei regolamenti comunali: Vedani, assente per tre sedute consiliari senza giustificazione, doveva sottoporsi al voto del consiglio che avrebbe potuto decidere per la sua decadenza qualora le giustificazioni addotte non fossero state ritenute valide.
Questo non è accaduto poiché, tra astenuti e abbandoni della seduta, il voto si è spaccato esattamente in due, cinque favorevoli e cinque contrari, ma l’occasione ha fatto esplodere l’enorme bubbone all’interno della maggioranza, gonfiato da rancori, accuse reciproche e veleni in particolare tra il sindaco Cristina Galimberti e Alessandro Vedani, entrambi leghisti, entrambi in maggioranza eletti nella stessa lista. Tra i due, infatti, durante la seduta sono letteralmente volati gli stracci.
Vedani ha scelto di non portare giustificazioni di sorta sulle proprie assenze ma ha esposto il cuore del problema politico che lo vede in forte contrasto con il sindaco: «non accetto neanche per un secondo che mi si faccia passare per un assenteista menefreghista – ha spiegato, a tratti alzando la voce, l’ex senatore -, le mie assenze nascondevano un grave fatto politico poiché ho constato un grosso problema con il sindaco che da tempo opera in contrasto con la sua maggioranza, ha creato un black out informativo e inoltre in questo comune sono stati trattati atti illegittimi e polpette avvelenate».
Accuse rispedite al mittente dal sindaco Galimberti che anzi ha minacciato querele fin dall’indomani della seduta, «se ci sono atti illegittimi si vada in procura – ha spiegato Galimberti furente nei confronti di Vedani -, non accetto questo atteggiamento e respingo l’accusa di essere andata avanti da sola, se è così mi si porti un solo atto di delibera di Giunta in cui gli assessori mi abbiano contestato. La verità è che Vedani sta utilizzando questo momento per speculazione politica».
Il clima di tensione che ha attraversato la seduta segue a ruota altri episodi che hanno visto spaccature e accuse sempre all’interno della maggioranza leghista in consiglio comunale e la recente ricandidatura dello stesso sindaco Galimberti con la Lega Nord, ipotesi apertamente osteggiata da Vedani e da altri colleghi di maggioranza.
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