“Una buona idea”, nasce la lista che candida Cristina De Simone
Recentemente si è dimessa da assessore all'urbanistica della giunta uscente e ora si candida a sindaco con una lista civica promossa anche dal segretario cittadino del Pd Stefano Catone che precisa: "Il Pd fa un passo indietro"
Si è partiti dalle buone idee di ognuno ed è così che è nata la lista che candida l’ex-assessore all’urbanistica della giunta Melis, Cristina De Simone. Il nome della compagine, manco a dirlo, è "Una buona idea" e si presenta come un gruppo di persone del paese, impegnate nel sociale e nella politica, che vuole dare una svolta all’amministrazione della cosa pubblica: «Siamo una lista civica a tutti gli effetti – spiega subito la candidata sindaco – il programma è pronto e puntiamo a potenziare e ottimizzare tutte le risorse già presenti sul territorio, anche le risorse umane. Abbiamo fiducia in ogni solbiatese, siamo certi che tante persone abbiano dentro di sé la voglia di fare: devono solamente essere messe nelle condizioni ottimali per sentirsi a proprio agio e partecipare».
Della lista fa parte il segretario cittadino del Pd Stefano Catone ma anche un militante come Paolo Sotgiu: «Il Partito Democratico ha deciso di fare un passo indietro dinanzi a questo gruppo perchè in questo caso è giusto a mettersi a disposizione se le idee sono le stesse». Una condivisione che si respira nel gruppo che è molto variegato: anche se le candidature non sono ancora state definite ne fanno già parte Nazzareno Iorfida, giovane studente di medicina, atleta e allenatore, Clara Manuela Franchetti che è consulente del lavoro, Angelo Bruschi, molto conosciuto in paese per il suo impegno nelle associazioni, Roberto Viganò, già a capo della commissione ecologia del Comune e volontario della Protezione Civile. Questi sono solo alcuni dei nomi di coloro che si sono presentati in piazza Gabardi stamattina, martedì, per incontrare la stampa.
«Siamo pronti a confrontarci con gli altri due condidati pubblicamente – fanno sapere dalla lista – dimostreremo di essere pronti a governare il paese non per 5 ma per 10 anni». Si presentano sorridenti e combattivi, dunque, anche se il clou della campagna elettorale deve ancora cominciare.
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