Sulla Prealpi Servizi i sindaci di Varese e Busto hanno rotto un patto
Duro comunicato del Pd sulle nomine nella società partecipata, dopo lo scontro interno a Forza Italia "Varese e Busto dovranno pagare anche due penali ad Amsc"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Pd di Gallarate sulle nomine ai vertici di Prealpi Servizi, società partecipata dai principali Comuni della provincia di Varese, a partire da Gallarate, Varese e Busto Arsizio
Il PD di Gallarate denuncia con forza l’inqualificabile comportamento dei rappresentanti dei comuni di Varese e di Busto in Prealpi Servizi, che in totale spregio dei Patti concordati e sottoscritti appena 14 giorni prima hanno deliberato esattamente il contrario arrecando nei fatti un grave danno alle comunità delle tre città. I cittadini di Varese, di Busto e di Gallarate sono stati danneggiati alla stessa maniera, tanto nell’immagine quanto nel portafoglio.
Come è stato possibile che i Comuni di Gallarate, socio con il 38% delle quote azionarie e di Busto con più del 12%, detentori quindi della maggioranza, non possano realizzare il progetto di sviluppo di questa Società partecipata che avrà un ruolo importante nella tariffazione e gestione delle bollette per le utenze dell’acqua per l’intera provincia?
Andiamo per ordine e portiamolo a conoscenza dei cittadini (anche di quelli impegnati in politica) e quindi anche alle forze di opposizione che siedono nel Consiglio di Gallarate.
Il sindaco di Busto verso il 26/28 aprile contatta il Sindaco di Gallarate e gli propone una soluzione per il C.d.A di Prealpi. Chiede per Busto l’amministratore delegato dichiarando di avere la disponibilità di un professionista con la giusta competenza e preparazione. Lo chiede sulla fiducia, non desidera il sindaco Farioli che qualche politico ‘navigato’ della sua parte glielo bruci. Garantisce che ha un curriculum di assoluto rispetto.
Insomma ha l’uomo giusto per traghettare la società verso i nuovi impegni previsti dalle leggi.
Guenzani si riserva la risposta, informa il PD e chiede di lasciare lavorare insieme e tranquilli Busto e Gallarate con il solo scopo di migliorare i servizi e ridurre il costo a carico dei cittadini. Il PD apprezza lo sforzo dei due sindaci e non pone nessuna condizione neppure quando veniamo informati che la persona da designare come Amm.re Delegato è il Dott. Antonio Colombo che è considerato da alcuni membri del direttivo PD come vicino agli interessi della Lega. Giocano a suo indiscusso favore un curriculum prestigioso e i suoi numerosi, apprezzati impegni anche pubblici in Università e Società.
Mettiamo a tacere tutte le nostre riserve e fiduciosi che finalmente si possa cambiare verso anche in Prealpi servizi, il PD di Gallarate invita i due sindaci a andare avanti. Il 1 luglio si riunisce il Patto di sindacato della Società e come previsto Gallarate e Busto propongono i l rappresentanti per il C.d.A. I soci rappresentanti i piccoli Consorzi che hanno diritto a un consigliere dichiarano di non avere il nominativo da proporre e chiedono di rinviare di qualche giorno la sola registrazione delle decisioni già assunte a stragrande maggioranza. La proposta viene accolta fermo restando quanto già deciso e deliberato.
Queste stesse persone hanno cambiato opinione ( tutto legittimo per carità) e hanno deciso diversamente anche contro gli interesse di Prealpi e dei cittadini della Provincia di Varese.
Fra persone d’onore e di parola basterebbe molto meno di quanto hanno firmato… Noi lo siamo, (fino a prova contraria) e ci obblighiamo a mantenere i Patti sottoscritti, non per noi stessi ma perché rappresentiamo le ragioni di una comunità che non può essere avvilita da simili giochini. Dicevamo che hanno danneggiato le comunità che gli amministratori pubblici dichiarano sempre di rappresentare unicamente per il bene di tutti.
Busto e Varese oltre alla figuraccia e all’aver reso la Prealpi Servizi ingovernabile, pagheranno ad AMSC due forti penali come da Statuto e Patto di Sindacato.
Lo Statuto e il Patto dichiarano senza equivoci che nessuna modifica o decisione di una certa rilevanza può essere approvata senza la maggioranza dell’80% delle quote societarie.
Gallarate ne detiene il 38%. E allora? Che significa tutto ciò? Ce lo siamo chiesti in molti e non abbiamo trovato una spiegazione ragionevole e buona anche per i cittadini che rappresentiamo.
Agorà ha voluto silurare Farioli facendogli fare per giunta una non eccelsa figura?
Hanno voluto fare un dispetto a Gallarate e ai Gallaratesi (ma per dei politici bisogna essere alla canna del gas per fare dei dispetti e procurare danno a tutti!)?
Hanno voluto interrompere i rapporti che Gallarate e Busto stanno faticosamente e con pazienza costruendo per migliorare insiemi i servizi e i conti economici delle loro Società partecipate?
Vogliono ad ogni costo gestirsi da soli una Prealpi servizi che nel prossimo futuro dovrà fare ingenti investimenti, appalti, tariffazioni e riscossioni di bollette?
E i Sindaci di Varese e Busto ci stanno ad avallare un tale comportamento?
Speriamo che ad alcune di queste domande le opposizioni che siedono in Consiglio comunale possano essere in grado già domani sera, magari dopo aver preso visione dello Statuto, del Patto di Sindacato e delle deliberazione del 1 e del 14 luglio della Prealpi servizi di fornire le dovute spiegazioni. Lo devono non al PD ma ai loro elettori e a tutti i cittadini che insieme nel Consiglio sono rappresentati! Se poi, in uno sforzo di responsabilità e condivisione, volessero fare con noi della maggioranza un appello ai responsabili di Varese, di Busto e dei Consorzi che detengono quote azionarie in Prealpi per annullare questo queste dannose e inspiegabili decisioni e tornare al rispetto dei Patti concordati, farebbero sicuramente un gesto degno e apprezzabile.
Facciamo che per una volta sia la Politica e non un collegio arbitrale nominato da un Giudice a decidere per il bene delle comunità.
Noi ci siamo.
Tanto il PD deve ai suoi iscritti (già informati) e ai cittadini tutti che meritano di non essere presi in giro.
Il PD Gallarate
Vincenzo Barletta.
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