“Fornace, il comune propone un concetto vecchio di rilancio”

Il commento del gruppo Movimento 5 Stelle dopo la presentazione degli accordi raggiunti dall'amministrazione con il curatore fallimentare del complesso immobiliare

fornace tradate inaugurazione

Il commento del gruppo Movimento 5 Stelle dopo la presentazione degli accordi raggiunti dall’amministrazione con il curatore fallimentare del complesso immobiliare:

Mentre nel mondo crolla il mito del grande centro commerciale come tempio dello shopping e dell’aggregazione sociale, l’amministrazione comunale di Tradate presenta come “grande vittoria” il Protocollo d’Intesa siglato con il curatore fallimentare del complesso La Fornace per rilanciare il compendio immobiliare.

Gli Assessori Beghi & Bernardoni (B&B), in occasione dell’ultima Consulta cittadina di Abbiate dello scorso 26 marzo, hanno espresso la propria “soddisfazione per il risultato raggiunto sul tavolo della trattativa in Conferenza dei Servizi” presso Regione Lombardia, avendo ottenuto dal curatore fallimentare alcune misure di compensazione e di mitigazione degli effetti della regolarizzazione di un’area commerciale di 8.200 mq, in virtù del parere favorevole da parte del Comune di Tradate al rilascio delle relative autorizzazioni.

In sintesi – nel caso in cui la vendita all’asta del compendio immobiliare andasse a buon fine – il Comune di Tradate porterebbe a casa:
– 49.500,00 € per opere di pedonalizzazione e decoro urbano sull’area del compendio
– 65.500,00 € per la messa a norma della rotonda esistente tra via Europa, via Curiel e via Podgora
– 210.000,00 € per la messa in sicurezza del sedime stradale di via Monte San Michele
– 165.000,00 € per iniziative a favore del commercio (per Tradate e Comuni limitrofi)
– 60.000,00 € per l’istituzione di un fondo di garanzia per start-up (per Tradate e Comuni limitrofi)

“Gli uccelli sono felici con poco, il che è necessario, dato che non sarebbero altrimenti capaci di volare”, canta il filosofo Willem Vermander. Ed anche il nostro duo B&B, su mandato della Giunta tradatese, pare volersi accontentare di 550.000,00 € per poter dare definitivamente il via libera al completamento dell’opera avviata dall’amministrazione Candiani. Non essendo capaci di volare.

Ciò che è stato concordato, per lo più passivamente, non è la trasformazione e la riqualificazione del compendio in un modello alternativo di aggregazione sociale, capace di valorizzare la cultura, l’innovazione, il progresso scientifico, civile e professionale. Non è l’incentivazione di un grande polo territoriale in grado di attrarre forme nuove di commercio (qualità della vita), di sviluppo (sostenibile) e di incontro (scambio di idee e di conoscenza).
No, l’accordo siglato da B&B è tutt’altro. Ma, soprattutto, non è niente di nuovo.

Un modello di “crescita” e di “sviluppo economico” che ha già mostrato tutti i propri limiti e che sta vivendo un insesorabile declino globale, anche a causa di una “sovrabbondanza di offerta” nel raggio di pochi chilometri o, come nel caso di specie, di pochi metri.
Per di più, B&B avrebbero preso per buone le perizie tecniche sul traffico viabilistico presentate dagli interessati alla vendita del compendio, in mancanza di un Piano Urbano del Traffico ufficiale (non ancora realizzato dal Comune di Tradate) e senza interpellare un professionista indipendente che potesse effettuare una perizia oggettiva, con valutazioni scevre da interessi di parte e finalizzate alla salvaguardia di un interesse collettivo. La Giunta ha sinora agìto con modalità totalmente passive.
Perfetta sintesi di un modo di (non) amministrare.
Purtroppo.

di
Pubblicato il 01 Aprile 2015
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