“Ok la navetta, ma per il silos aspettiamo la procura”
Parla il sindaco Fontana: "La chiesa ha cambiato idea rispetto al passato, ma va bene così. Il parcheggio? Vedremo, ma è l'unica soluzione"

«Siamo molto contenti che la parrocchia del Sacro Monte abbia deciso di organizzare una navetta per le domeniche di maggio – afferma il sindaco di Varese Attilio Fontana – Anche se la scelta è un po’ in controtendenza rispetto a quello che ha sempre detto il parroco, ovvero che bisogna aprire la strada alle auto per far arrivare i fedeli della messa fino alla chiesa. In passato, il più grande nemico della proposta Fassa di chiusura totale del Sacro Monte alle auto, era stato proprio l’allora prete del santuario».
La navetta gratuita
La scelta della chiesa del Sacro Monte di pagare una navetta, dal 10 maggio, che compia il tragitto dallo stadio fino al piazzale Poliaghi, riapre il dibattito sull’accessibilità del Sacro Monte. I pellegrini, durante il mese mariano, potranno prendere un bus della Castano che, gratuitamente, li accompagnerà in vetta e li riporterà a Varese, tra le 9 e 30 e le 19 e 30. La Fondazione Paolo VI ha chiesto il patrocinio al comune: «Noi lo concediamo con grande piacere – osserva il sindaco Fontana – se adesso la chiesa ha cambiato idea, ne prendiamo atto. In passato, anche don Erminio Villa aveva espresso un’altra opinione. Però, ripeto, noi abbiamo dato il patrocinio con entusiasmo, e quindi sosteniamo l’iniziativa».
Strada chiusa
La scelta della chiesa può esser un segnale, ma resta da capire che cosa voglia fare l’amministrazione comunale per la viabilità verso il Sacro Monte. «Tutto dipende dall’impostazione che si deve dare al problema – osserva il sindaco – se si vuole chiudere completamente, allora bisogna organizzarsi di conseguenza. Ma costa molto organizzare un servizio di bus con la giusta frequenza. In giunta abbiamo parlato della proposta della chiesa, ci sono opinioni diverse e il tema va approfondito».
Il parcheggio in stand by
L’unica alternativa sul campo, oggi, rimane la costruzione di un parcheggio da 91 posti alla prima cappella. A proposito, a che punto è la giunta? «Stiamo aspettando le decisioni della procura – rivela il sindaco Fontana – l’appalto è stato assegnato ma, su richiesta del presidente della provincia, il consiglio di vigilanza dell’accordo di programma ha deciso uno stop. Prima vogliamo capire quali saranno le decisioni della magistratura».
L’indagine
Il sindaco si riferisce a una inchiesta aperta dalla procura sull’iter che ha portato all’approvazione del parcheggio. A tutt’oggi, si sa che è indagato l’imprenditore Eugenio Malnati (uno dei proprietari del terreno) e che la posizione di un dirigente comunale è stata stralciata in attesa di approfondimento da parte della Dia di Milano (c’è in ballo il problema, antimafia della ditta che ha vinto il bando).
Parcheggio unica soluzione per il comune
«Altre soluzioni non ce ne sono – chiosa il sindaco – ricordo che il parcheggio in piazzale Montanari non si può fare per problemi idrogeologici, mentre il parcheggio alla stazione di valle della funicolare non è realizzabile perché bisognerebbe allargare un chilometro e 200 metri di strada. A questa soluzione si sono dichiarate contrarie la Soprintendenza e il parco Campo dei fiori. Infine, per realizzare un altro parcheggio sulla cima del monte, bisogna prima capire che strada si intenda prendere. Tutti se la prendono con me per il parcheggio della prima cappella – conclude Fontana – ma la scelta è stata fatta anche da regione, provincia, curia e parco. Quelli che protestano avrebbero dovuto attaccare anche chi insieme al comune è stato responsabile di quella scelta, invece il fatto che l’obiettivo sia io, rivela quali siano i veri obiettivi, strumentali, di questa protesta».
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Il fatto è che con 91 posteggi non si risolve un bel nulla perché ne servirebbero molti di più almeno nei giorni festivi. Oltretutto il costo è sproporzionato rispetto al risultato.