I profughi ridipingono l’asilo

L'intervento sulle recinzioni e sui giochi per i bambini all'asilo di Ronchi è stato realizzato su base volontaria dai profughi affidati a Exodus. Previsti lavori anche a Cajello

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I profughi ospiti di Exodus a Gallarate risistemano gli asili di due quartieri della città: alla scuola d’infanzia di via Sciesa, nel quartiere Ronchi, l’intervento è ormai quasi finito, viene completato oggi pomeriggio (martedì 8 settembre), mentre nei prossimi giorni toccherà alla struttura per l’infanzia di Cajello.

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I richiedenti asilo risistemano un asilo a Gallarate 4 di 19

I lavori sono stati svolti dai richiedenti asilo affidati a Fondazione Exodus, mentre i materiali sono stati forniti dal Comune. I richiedenti asilo coinvolti sono stati una dozzina (con la supervisione degli operatori della Fondazione), in quattro gruppetti diversi a rotazione, tra quelli ospitati nelle strutture di via Gorizia e via Mameli, a Cedrate. «Il primo momento è stato difficile perchè non sapevamo bene come fare, ma poi ci hanno spiegato bene e siamo andati avanti» spiega Mohammed, 26enne che viene dal Gambia e nel suo Paese aveva lavorato come magazziniere in un negozio di vestiti. Parla un discreto italiano perchè ha potuto frequentare un corso d’italiano a Cassano Magnago.  Nella mattina di oggi, martedì 8 settembre, Mohammed è venuto in via Sciesa per finire gli interventi, accompagnato da Keita Moussa (29enne ivoriano, in attesa che la sua richiesta di asilo sia esaminata) e da Vander (31enne della Guinea Bissau, che parla qualche parola d’italiano ed è lusofono, parla cioè portoghese).

I richiedenti asilo hanno ridipinto in rosso acceso la recinzione esterna dell’asilo e alcune ringhiere interne destinate alla sicurezza dei bambini (un lavoro che non si faceva da molti anni), hanno ripassato con impermeabilizzante le panchine in legno, comprese quelle per i bimbi, e hanno ridipinto i giochi in legno all’interno del complesso. «Avevamo chiesto al Comune di ripristinare il decoro di alcuni spazi» spiega Daniele Chiffi, dirigente dell’isituto comprensivo Dante Alighieri. «L’anno scorso avevamo avuto due finanziamenti per scuole primarie di Ronchi e Dante Alighieri, in quella occasione avevamo iniziato a pensare anche ad un intervento dei ragazzi di Exodus» (alle Dante erano stati fatti lavori analoghi con finanziamento statale).

Al sopralluogo in via Sciesa hanno partecipato anche Roberto Sartori di Exodus, l’ex assessore Roberto Bongini che fa volontariato con i richiedenti asilo, e anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Gallarate Margherita Silvestrini: i richiedenti asilo sono gestiti da Exodus, ma il Comune ha un rapporto di collaborazione per il volontariato, come era avvenuto già in passato nel parco di Villa Calderara a Cedrate (qui l’articolo, qui il video; villa e parco sono di proprietà comunale, affidati oggi a Exodus per un progetto sociale rivolto alle famiglie). «Il gruppo di richiedenti asilo che vive in via Maroncelli sarà impiegato nei prossimi giorni a Cajello, per sistemare l’esterno dell’asilo nido del quartiere», spiegano i responsabili di Exodus e Comune.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Settembre 2015
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