Sindaci a scuola di “protezione civile” per difendere il territorio

Incontro a Villa Recalcati tra i sindaci del varesotto, l'assessore regionale Brandirali e gli esperti della Protezione civile. Obiettivo: migliorare la macchina di difesa in occasione delle calamità

Due morti sotto una frana a Cerro di Laveno (inserita in galleria)

Il varesotto è un territorio delicato. Complesso e con molti punti deboli. Lo scorso autunno si dovette affrontare un’emergenza eccezionale e drammatica, frutto di eventi eccezionali non prevedibili ma, forse, mitigabili. La Provincia di Varese ha raccolto la richiesta di molti sindaci di approfondire il tema della “protezione civile” come risorsa per fronteggiare le emergenze.

Questa mattina, a Villa Recalcati, un’ottantina di partecipanti, tra primi cittadini e amministratori, si è ritrovata per fare il punto e, soprattutto, ampliare le conoscenze su sicurezza e ordine pubblico: « Ci siamo accorti – ha commentato Fabrizio Mirabelli Consigliere provinciale delegato alla Sicurezza e Protezione civile – che c’è grande domanda di conoscenza, soprattutto per quanti si trovano al primo mandato. Vogliono capire quali strumenti ci siano a disposizione, come affrontare un’emergenza, come leggere i tanti allarmi meteorologici che giungono».

A fare il punto della situazione era presente l’assessore regionale alla Protezione civile Simona Bordonali: «La Protezione civile è un sistema sussidiario ed è dunque necessaria una collaborazione e un continuo confronto istituzionale. I sindaci sono le prime autorità di protezione civile ed è fondamentale che siano costantemente aggiornati anche in materia di previsione e di prevenzione, oltre che di gestione di emergenze. Abbiamo parlato di allertamento e pianificazione d’emergenza, anche in funzione della recente direttiva alluvioni e per la redazione dei piani di laminazione delle dighe. La Protezione civile della Lombardia è una vera eccellenza nazionale, come riconosciuto anche dal Dipartimento, grazie allo straordinario lavoro dei nostri 25.000 volontari e operatori. Tutto è comunque migliorabile e una istituzione lungimirante non può far altro che lavorare in quel senso».

Tra i relatori anche il sindaco di Vergiate Maurizio Leorato, già volontario della Protezione civile: « Il nostro territorio può contare su professionalità e organizzazione di grande livello. C’è molta sensibilità anche se  emerge con sempre maggior evidenza che i sistemi idrici che abbiamo ereditato  non sono sufficienti a contenere i cambiamenti climatici. Occorre certamente lavorare in questo senso ma anche, e soprattutto, alzare il livello di conoscenza della materia. I sindaci oggi si trovano a gestire problemi continui che possono distogliere l’attenzione da alcune emergenze. Ecco perché è importante costruire un’ottima macchina organizzativa che possa contare su persone e mezzi pronti a intervenire nei primissimi momenti dell’emergenza. È qui che l’opera delle nostre protezioni civili è fondamentale».

Il delicato ruolo della Protezione civile è sottolineato anche dall’assessore Riccardo Santinon che a Varese ha proprio la delega in materia: « Noi abbiamo mezzi e conoscenze ma ci mancano gli uomini. Dobbiamo organizzare dei momenti informativi per coinvolgere più persone in questa funzione così importante»

Al convegno “Comuni, Provincia e Prefettura: per un coordinamento di conoscenze, competenze e responsabilità” che si è svolto a Villa Recalcati, erano presenti inoltre il Presidente della Provincia Nicola Gunnar Vincenzi, il Prefetto Giorgio Zanzi,  il Dirigente della Provincia di Varese Angelo Gorla, il Dirigente della struttura regionale gestione delle emergenze Gregorio Mannucci, il Disaster Manager della Protezione civile della Provincia di Varese Maria Laura Zorzit, l’Avv. Francesca Montemurro , che ha parlato della responsabilità giuridica del sindaco, e Alessandro Burato della Scuola  Superiore di Protezione Civile.

Il workshop segue il corso base per volontari organizzato dall’Amministrazione provinciale di Varese e completa così il percorso formativo dell’intera filiera di protezione civile locale.

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Pubblicato il 12 Settembre 2015
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  1. Avatar
    Scritto da paola robbioni

    Tutto molto interessante anche se pareva più una giornata di visibiltà per qualche locale. Tante belle parole, bella lezioncina confezionata e infiocchettata ma in soldoni se non ci sono soldi avete voglia di informare e produrre corsi. Parlare della nuova normativa dighe ( Uhe : mica canali o torrentelli) e relativa direttiva alluvioni significa battere cassa in alto, cosa che ogni comunello presenziante vorrebbe fare ma non è in grado. Ma poi la protezione civile cosa ci fa ancora nella provincia?

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