Ciclabili, dopo i “percorsi consigliati” ora tocca al ponte Ronchi-Crenna

L'asse ciclabile di viale Milano è stato completato, mentre i lavori principali sono ancora attesi sulla direttrice dei quartieri "collinari". Intanto si pensa anche al bando regionale

ponte ronchi crenna

Gallarate prosegue nel piano di ciclabilità: è da tre anni che sono stati avviati interventi per realizzare una vera rete centro-periferie, con percorsi che devono tenere conto dei limiti delle strade esistenti, che sono spesso strette, anche perché Gallarate è fatta da una somma di diversi centri storici (quello principale, ma anche Arnate, Cedrate, Crenna).

Dopo l’intervento sulla direttrice Arnate, nel 2013 era stato annunciato il piano per le direttrici di Madonna in Campagna-viale Milano e di Ronchi-Crenna-Moriggia. Se su viale Milano l’intervento è stato pressochè concluso, ancora aperta è la questione dell’asse Ronchi-Moriggia: uno dei punti principali da completare è il rifacimento – con attenzione alle bici – del cavalcavia tra Crenna e Ronchi, che consente di allacciare alla rete esistente anche un nuovo itinerario verso Moriggia e indirettamente la Boschina.Era stato annunciato già nell’estate 2014 (link esterno), ma è passata un’altra estate senza cantieri.

A che punto siamo? «Questione di una settimana» dice l’assessore ai lavori pubblici Danilo Barban, che ha seguito il piano insieme ai colleghi di giunta Giovanni Pignataro (urbanistica) e Cinzia Colombo (ecologia). Le risorse vengono in questo caso dai residui delle sommestanziate per le asfaltature di questa estate, per questo è rimasta “in coda” agli interventi estivi. «Una volta riasfaltato il ponte, faranno le due corsie ciclabili, a fianco delle due corsie stradali»: lo spazio per le auto sarà ridotto a due corsie (da tre-quattro che erano, con restringimento alla rotonda lato Crenna) e ci sarà invece più spazio sicuro per le biciclette. È stato invece eliminato dal progetto lo spartitraffico centrale, giudicato eccessivo su strada urbana.

Sul lato di Crenna-Moriggia è prevista la nuova corsia ciclabile dalla rotonda di via Monte San Martino (strada attrezzata da tempo) fino alla rotonda tra Sempione e via Gramsci (anche questa già dotata di ciclabili, ritracciate di recente). Dalla ciclabile sulla strada che va a Besnate è previsto poi anche un passaggio verso la Boschina, che verrà individuato su un breve tratto di via industriale (“segue numerazione” di via Assisi) e poi proseguirà su una stradina poderale sterrata «dove risistemeremo il fondo»: così si arriverà direttamente sull’anello della Boschina.

ciclabili-gallarateSono stati completati anche i “percorsi consigliati” che servono a integrare la rete ciclabile in quei punti in cui non è possibile introdurre doppie corsie su strade principali: un cartello è stato posizionato su viale Milano (direzione centro) per segnalare alle bici la parallela e poco trafficata via Pacinotti (la ciclabile di viale Milano verso il centro si interrompe all’altezza dell’incrocio). Altri cartelli invece sono posti su via Padre Lega in direzione Ronchi-Crenna, per segnalare il passaggio “alternativo” attraverso sulle secondarie vie delle Rose e Sottocorno.

Quanto all’accesso dal centro, già nei mesi passati sono stati effettuati alcuni lavori di completamento sulla ciclabile “tangenziale” di via Carlo Noè, che si aggiungono all’attraversamento protetto da semaforo verso il centro.

Nel frattempo gli uffici del Comune stanno lavorando per un progetto per partecipare al bando di finanziamento dalla Regione sulla ciclabilità, che stanzia molte risorse. «Per requisiti siamo l’unico Comune della zona che può accedere, come numero di abitanti» dice Barban. Curiosamente, uno degli ostacoli è mettere insieme un complesso di interventi che possa raggiungere la soglia minima richiesta: 400mila euro, il massimo è 1 milione, con copertura da finanziamento regionale che può arrivare al 70%. Una delle ipotesi è intervenire su più assi verso il quartiere di Cedrate e Sciarè, sull’asse via Vittorio Veneto-via 24 maggio, ma anche nella zona della stazione dove si interverrebbe con “zone 30” di completamento della rete ciclabile. «Perché una delle richieste è investire su nodi d’interscambio con il trasporto pubblico».

 

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(Clicca qui per la legenda delle carte tecniche)

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 23 Ottobre 2015
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