“Gianni morto di Broncopolmonite, ma ci furono anche le botte”

L'autopsia sul corpo del 74enne: i risultati medico legali e il racconto a caldo in cui la vittima confermò di essere stato aggredito

bavagli gianni

L’autopsia sul corpo di Gianni Bavagli, l’anziano morto in ospedale sei mesi dopo un pestaggio ad opera di alcuni ragazzini, ha rivelato che l’uomo, 74 anni, è deceduto per una broncopolmonite. Tuttavia vanno valutate ancora le conseguenze delle percosse ricevute il 27 aprile scorso, in un parco a Bisuschio, nell’aggravamento progressivo del suo quadro clinico. E’ la stessa famiglia dell’uomo a renderlo noto, dopo aver appreso dal consulente medico di parte i primi sommari risultati dell’esame.

La procura di Varese, con il pm Sabrina Ditaranto, ha indagato un 18enne di Cuasso al Monte, mentre una 17enne di Bisuschio è stato indagato dalla procura dei minori. Entrambi sono accusati di omicidio preterintenzionale. L’autopsia sarà decisiva per stabilire il nesso di causa tra il pestaggio e la morte, ma in ogni caso i due giovani saranno indagati per le botte date al 74enne.

La nipote dell’uomo, Lory, è la persona che ha postato su facebook la fotografia di Gianni Bavagli con il volto tumefatto in ospedale. Bavagli aveva una particolare cura per il parchetto di via Roma. I concittadini raccontano che alcuni lavori li aveva effettuati proprio lui. Secondo la nipote, quel giorno Gianni rimproverò i due ragazzi perchè erano ubriachi e stavano orinando.

Gli diedero calci e pugni mentre si trovava a terra. L’uomo fece a tempo a chiamare un parente. Non conosceva i suoi aggressori, ma quando il parente giunse sul posto si fermò a prendere informazioni e riuscì a fornire ai carabinieri le informazioni necessari per rintracciare i giovani aggressori. I militari della stazione di Arcisate hanno interrogato diverse persone. Qualcuno ha visto, esistono ricostruzioni precise. Gianni disse tutto anche ai soccorritori quando era in ambulanza. Raccontò tutto anche alla nipote Lory. Disse che il primo spintone lo fece cadere e battere la testa su qualcosa di duro. Iniziò ad avere mal di testa, non riusciva a stare in piedi. Le indagini proseguono.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 05 Novembre 2015
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