I due “guru” digitali varesini citati da Renzi

Un sindaco che fa sprecare meno spazzatura e un giovane imprenditore che fa evitare le code allo sportello

Innovazione digitale Torino

Non è solo una questione di orgoglio. Tra le storie di innovazione digitale che hanno più colpito i partecipanti all’Italian Digital Day di Torino, due vengono da Varese. Parliamo spesso di un’Italia allo sbando. Un albero che cade, fa più rumore di una foresta che cresce. Ma poi c’è la realtà. Il nostro territorio sta sfornando talenti, competenze, saperi. Alcuni di questi sono già in grado – ora, subito, qui – di cambiare le cose. Italian Digital Day è una iniziativa tenutasi alla Reggia di Venaria lo scorso week end, con il patrocinio della presidenza del consiglio. E’ una kermesse che vuole mettere in mostra e incentivare l’innovazione digitale in Italia. L’innovazione digitale è un motore di progresso.

Un caso è quello del comune di Malnate, ed è abbastanza noto. Il microchip nei sacchi della raccolta indifferenziata. Permette di calcolare i consumi e premiare chi consuma meno rifiuti indivisi. La tecnologia si basa sull’Rfid. Il sindaco Astuti è anche un ricercatore dell’università Liuc di Castellanza, che da tempo ha attivato uno specifico laboratorio a tema, e incentiva questa tecnologia. Il risultato a Malnate è stato ottimo: il sacco nero è sceso del 50%.  Risparmiati 800mila euro tra il 2013 e il 2014, 500mila previsti nel 2015. Le risorse risparmiate andranno a storno della Tasi.

Innovazione digitale Torino

Il secondo caso – sui quattro raccontati ad esempio da un articolo de La Stampa – è quello già noto ai lettori di Varesenews di Bashkim Sejdiu, l’imprenditore albanese che ha inventato Infostranieri, una app per gli smartphone che fornisce tutte le informazioni per i permessi di soggiorno, con grande velocità e semplicità.  Una guida digitale in otto lingue.

MIOPIA E FUTURO

Il caso di Malnate è particolare, perchè il sindaco del paese è anche un politico che fa l’innovatore di mestiere, viaggia nella Silicon Valley, con l’ateno Liuc, a sua volta espressione di Confindustria Varese: è un ricercatore, prima ancora che un sindaco e porta i suoi saperi nella pubblica amministrazione. La politica, invece, non si è ancora accorta a pieno della potenzialità di Infostranieri. Che si basa su un concetto semplicissimo: la burocrazia italiana è un po’ come la Divina Commedia. Si intuisce, ma va tradotta e spiegata per essere capita. «Sono molto contento di aver avuto la possibilità di presentare l’app davanti al premier Renzi e al ministro Madia – osserva Sejdiu – ma allo stesso tempo ci rimango male perchè avrei voluto iniziare questo progetto nella città in cui sono cresciuto, per fare sì che diventasse un modello per tutti gli altri comuni in Italia».

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 23 Novembre 2015
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