“La Camera di Commercio è un ente fondamentale”
Dichiarazione congiunta di Univa, Confartigianato e Uniascom: «I servizi essenziali devono rimanere»

L’ Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Confartigianato Imprese Varese, Uniascom Confcommercio Provincia di Varese hanno fatto una dichiarazione congiunta sulla Camera di Commercio di Varese, dopo le dichiarazioni contro l’ente camerale pronunciate da Gerardo Larghi segretario generale della Cisl dei Laghi.
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L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Confartigianato Imprese Varese, Uniascom Varese considerano la Camera di Commercio di Varese un ente di fondamentale importanza per il ruolo svolto a favore dell’economia locale. Una realtà che in questi anni ha dimostrato eccellenti qualità nelle iniziative e nei servizi messi a disposizione delle imprese del territorio. Le attività portate avanti anche di recente fanno dell’ente varesino un esempio a livello nazionale, dove evidentemente si registrano anche situazioni ben differenti. Parliamo, dunque, di un patrimonio di conoscenza e professionalità da non disperdere, ma anzi da valorizzare, anche se da razionalizzare alla luce della riforma decisa dal Governo, di cui aspettiamo peraltro un importante tassello rappresentato dal decreto legislativo di riordino del Sistema a livello nazionale.
Prima di allora sarà difficile fare qualsiasi valutazione di merito sul futuro della Camera di Commercio varesina.
Di fronte, però, alle decisioni già prese dall’Esecutivo che prevedono, a partire da quest’anno, una riduzione delle risorse, peraltro a vantaggio dei contributi versati dalle stesse imprese, occorrerà ripensare le attività di cui l’ente si dovrà occupare nel prossimo futuro. Razionalizzare vuol dire scegliere. Il punto di vista delle nostre tre associazioni è dunque di fare in modo che restino i servizi essenziali. Quei servizi che da sempre le associazioni datoriali riconoscono di ambito camerale.
Questa fase di modifica, già oggetto di confronto all’interno del Consiglio Camerale, pur con tutte le difficoltà oggettive di gestione dovrebbe garantire di mantenere le giuste risorse per permettere alla Camera di Commercio di concentrarsi sull’innovazione di quei servizi che solo un ente pubblico può gestire con efficienza. Servizi per i quali gli enti camerali sono nati. Come il registro imprese e le attività di “pubblicità-notizia”. O ancora attività in grado di promuovere gli interessi generali del territorio: come la promozione delle infrastrutture o il supporto, nelle forme più opportune, al processo di internazionalizzazione delle imprese. O progetti di larghissimo respiro che non avrebbero senso se portati avanti dalla singola associazione o impresa.
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