Banda arrestata, 2 furti a Varese
Operazione dei carabinieri nel monzese, furti in Veneto e Lombardia
Furti in casa in tutto il Nord Italia: i carabinieri hanno arrestato una banda di albanesi. Il Nucleo Investigativo di Monza, ha eseguito quattro fermi (il pm è Grazia Colacicco di Milano) a carico di altrettanti albanesi ritenuti responsabili di 10 furti consumati e 6 furti tentati in abitazione nelle province di Padova, Varese e Vicenza, nel solo mese di febbraio 2016. In particolare la banda è accusata di due furti effettuati lo stesso giorno, il 3 febbraio, a Gazzada Schianno, dove hanno asportato 2 mila euro e gioielli e a Jerago con Orago.
I quattro arrestati di questa mattina (il 27enne Nikolli Aldush, il 20enne Vuka Osvaldo, il 23enne Tragaqi Kristjan e il 37enne Tryci Stiljan) sono tutti pregiudicati a vario titolo per furto, ricettazione, possesso di arnesi atti allo scasso, costituivano un consolidato sodalizio il cui modus operandi era pressoché routinario, ma estremamente efficace. Raggiungevano gli “obiettivi” a bordo di una autovettura e si dividevano i compiti: due effettuavano materialmente il furto occultando la refurtiva all’interno di zainetti mentre gli altri rimanevano uno a bordo dell’auto pronto alla fuga e l’altro a piedi, poco lontano con funzioni di “palo”.

I malviventi si introducevano nelle abitazioni forzando porte o finestre con arnesi da scasso, sottraendo la refurtiva in pochissimi minuti. Non erano rari i casi in cui i colpivano anche più di un obiettivo nello stesso giorno: si ritrovavano poi in luoghi concordati.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza hanno ricostruito gli eventi grazie a una certosina analisi dei tabulati di traffico telefonico, riuscendo così a documentare “da remoto” la presenza e l’attività degli indagati.
Contestualmente all’esecuzione dei fermi i Carabinieri hanno eseguito perquisizioni e rinvenuto materiale vario tra cui 9 orologi e 2 casse di orologi già smontate, nascosti all’interno del vano airbag dell’autovettura sequestrata, sul cui conto sono già in corso accertamenti per risalire ai legittimi proprietari, nonché attrezzi atti allo scasso e guanti in lattice.
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