Moretti: “Battuti dalla nostra stessa paura”

Con una Openjobmetis sempre più nel baratro il coach biancorosso prova a scacciare il fantasma retrocessione: "Andiamo avanti partita dopo partita". Di Carlo: "Bravi a limitare Wayns"

Openjobmetis Varese - Betaland Capo d'Orlando 81-82

Finisce 81-82 a Masnago tra Varese e Capo d’Orlando, tra il silenzio di tifosi rassegnati che abbandonano il Palawhirlpool e la rabbia di quelli che fanno sentire la propria voce arrabbiata dentro e fuori l’impianto. A nulla serve – per adesso – l’innesto di Wright (9 punti), l’Openjobmetis paga un primo tempo pessimo, incassa il suo quarto ko consecutivo, e vede il fondo della classifica sempre più vicino.

In sala stampa Paolo Moretti sa che attaccarsi alle giustificazioni per spiegare una prestazione del genere però è inutile: «Quando perdi partite di un punto le scuse, volendo, le puoi andare a trovare ovunque: nei tiri liberi sbagliati, nei rimbalzi concessi, nelle cattive percentuali da tre punti, negli errori ingenui che continuiamo a fare. Ma queste giustificazioni non la fanno diventare una sconfitta meno dolorosa e pesante». Il coach biancorosso vede però nella paura la principale causa del tracollo: «Il principale problema è stata la paura che ci ha fatto giocare contratti e tesi: abbiamo fatto un primo quarto di studio dell’avversario, un secondo e un terzo invece per niente lucidi nella lettura della gara. Abbiamo poi fatto un grande sforzo per recuperare, ma era ormai troppo tardi e abbiamo finito le energie fisiche e mentali».

Il pubblico oltre a non avere apprezzato la prestazione dei biancorossi, ha mormorato anche al cambio di Ferrero, migliore in campo al momento della sostituzione: «Ho tolto Giancarlo per dargli un attimo di fiato, dopo quasi dieci minuti continuativi, e per mettere in difficoltà gli avversari con Kuksiks e Kangur che davano quadratura al quintetto. Comunque dopo pochi istanti ho rimesso in campo anche Giancarlo. Invece – continua il coach – apprezzo l’impegno di Wright, anche se dobbiamo trovare l’equilibrio con lui in campo; le sue difficoltà all’esordio erano comunque da aspettarsi, anche in virtù di una condizione fisica ancora non ottimale». Ovvio che, vista la situazione in classifica, un pensiero alla retrocessione non possa mancare: «Sono molto dispiaciuto e rammaricato, soprattutto per i tifosi – è il commento di Moretti che non si sbilancia a riguardo – da domani penseremo al prossimo impegno di mercoledì in Coppa, e una volta superato quello alla prossima partita di campionato. Vediamo giorno dopo giorno quello che accadrà».

Umori nettamente contrapposti in casa Capo d’Orlando con Gennaro Di Carlo che prima di tutto ci tiene a chiarire qualche scaramuccia con i supporters biancorossi: «Chiedo scusa al pubblico di Varese se ho esagerato: non ce l’avevo assolutamente con loro. Le seconde scuse vanno a Moretti e a tutto il suo staff perchè alla fine della partita non li ho salutati, ma ho preferito uscire subito dal campo». Questa poi l’analisi del coach della Betaland: «La partita era molto delicata per entrambe le squadre: per vincere era necessario controllare al meglio la tensione. Infatti nel momento in cui abbiamo abbassato la guardia e ci siamo rilassati – continua – abbiamo subito il rientro di Varese. In generale posso affermare che la nostra vittoria sia meritata, in un campionato molto difficile, dove la salvezza sarà una battaglia fino all’ultima giornata. La chiave della nostra vittoria – conclude Di Carlo – è stata comunque essere riusciti a limitare Wayns: senza di lui Varese non ha le stesse potenzialità».

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Pubblicato il 14 Febbraio 2016
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